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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2024
«Tra le tante, non rimane che un'unica grande passione: la paura.»
Terzo romanzo della serie bestseller di Antonio Scurati dedicata al fascismo e a Benito Mussolini. Dopo M. Il figlio del secolo, vincitore del Premio Strega 2019, e M. L'uomo della provvidenza, il nuovo romanzo di Scurati si concentra sul cruciale triennio tra il 1938 e il 1940.
Il 3 maggio 1938, nella nuova stazione Ostiense, Mussolini insieme a Vittorio Emanuele III e al ministro degli esteri Ciano attende il convoglio con il quale Hitler e i suoi gerarchi scendono in Italia per una visita che toccherà Roma, Napoli e Firenze. Da poche settimane Hitler ha proclamato l'Anschluss dell'Austria e Mussolini, dopo aver deciso l'uscita dell'Italia dalla Società delle Nazioni, si appresta a promulgare una legislazione razziale di inaudita durezza. Eppure sono ancora molti a sperare che il delirio di potenza dei due capi di Stato possa fermarsi: tra loro Ranuccio Bianchi Bandinelli, l'archeologo incaricato di guidare il Führer tra le rovine della città eterna; Renzo Ravenna, decorato nella Grande guerra, fascista zelante e podestà di Ferrara, che al pari di migliaia di altri ebrei italiani non si dà pace per i provvedimenti che lo pongono ai margini della vita civile; Margherita Sarfatti, che sino all'ultimo spera in uno spostamento degli equilibri verso l'asse anglofrancese ma deve cedere il passo alla giovane Claretta Petacci e fuggire; e lo stesso Ciano, distratto da tresche sentimentali e politiche insensate come il piano di conquista dell'Albania, che solo un anno dopo, nel maggio 1939, si trova a siglare insieme a Ribbentrop il Patto d'Acciaio con il quale "l'Italia e la Germania intendono, in mezzo a un mondo inquieto e in dissoluzione, adempiere al loro compito di assicurare le basi della civiltà europea". Antonio Scurati ricostruisce con febbrile precisione lo spaventoso delirio di Mussolini, pateticamente illuso di poter influenzare le decisioni del Führer, consapevole dell'impreparazione italiana, più che mai solo fino alla sera del giugno 1940 in cui dal balcone di Palazzo Venezia proclama "l'ora delle decisioni irrevocabili". In questo nuovo pannello del suo grande progetto letterario e civile, Scurati inquadra il fatale triennio 1938-40, culmine dell'autoinganno dell'Italia fascista, che si piega all'infamia delle leggi razziali e dell'alleanza con la Germania nazista, e ripercorre gli ultimi giorni di un'Europa squassata da atti di barbara prevaricazione e incapace di sottrarsi al maleficio dei totalitarismi: un romanzo tragico e potente, carico di moniti per il nostro futuro.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Scritto molto bene come i due precedenti. Lo consiglio vivamente x chi non conosce bene la storia di quegli anni 1938 1940,ma può essere l'occasione anche per quelli che conoscono i fatti principali di quel periodo e vogliono godersi un buon libro. Tiziano
Ingredienti: due anni (1938-1940) tra i più tristi della storia italiana del ‘900, un abbraccio via via più stretto e mortifero con la Germania di Hitler, un precipizio verso la guerra con scellerato e cieco ottimismo di un paese debole e impreparato, la vita del duce riflessa attraverso vari personaggi di contorno (Galeazzo Ciano, Claretta Petacci, Renzo Ravenna). Consigliato: a chi preferisce fermarsi per non essere perduto, a chi non crede, non obbedisce, non combatte.
Il terzo volume di M ( ne seguirà certo un quarto a completamento di questa biografia romanzata di Mussolini) scorre facilmente. Meno impegnativo dei primi due volumi. Fedele alla verità storica, contiene ampie citazioni dei diari di Ciano e Bottai, le intercettazioni delle telefonate tra Mussolini e la Petacci e altri spunti tratti da autentica documentazione storica inoppugnabile. Questo è il metodo di Scurati, Contaminare il Saggio e il Romanzo dando vita a una biografia romanzata in cui di inventato non c'e' nulla e il collante di tutto è la prosa tersa, magistrale di uno dei migliori scrittori italiani contemporanei.
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