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Un libro,stupendo, mi ha dato grande informazione su un argomento sul,quale non avevo mai letto nulla. Lo consiglio .
Che dire? Il libro è una riserva ricchissim della nostra storia. Libro davvero molto interessante, esaustivo, e toccante. Riflettere sul nostro passato, a volte ci fa bene. Consiglio vivamente!
"Luride, agitate, criminali. Un secolo di internamento femminile (1850-1950)" di Candida Carrino e il magnifico film Magdalene di Peter Mullan sono due mezzi splendidi ma veramente toccanti per capire un fenomeno che fu diffuso ma ahimè ai più sconosciuto. Un libro e un film che fanno riflettere e lasciano il segno nell'anima di chi sa capire le storie che raccontano. I contesti sono diversi: il libro racconta avvenimenti italiani, il film parla dell'Irlanda ma la tragedie che vengono descritte hanno un retroterra culturale simile. Entrambi parlando di donne ai margini, donne libere, donne stravaganti, donne eccentriche e donne peccatrici per paesi profondamente cattolici. Donne che la società disprezzava estremamente e che riteneva pericolose perchè temeva che potessero corrompere moralmente l'intera comunità. Così il libro ci mostra come in una Italia che va dal 1850 al 1950 dalle bambine alle prostitute, dalle idiote alle immorali, dalle lesbiche alle deflorate, dalle infanticide alle uxoricide... potevano essere rinchiuse in manicomio perchè fatte passare per pazze anche se spesso pazze non erano. Vite divenute incubi, strazianti calvari nel mondo dei manicomi perchè non rientrati nei canoni morali o sociali dell'epoca. Il manicomio diveniva il posto dove relegare queste donne scomode che la società voleva cancellare. Il film tocca un periodo più tardo (seconda metà del novecento) ed è ambientato in Irlanda ma anche qui vi sono donne ritenute peccatrici e colpevoli di atti immorali. Anche nella pellicola queste poverette vengono confinate dalla società, spesso contro la loro volontà, in un convento o nelle così dette Case Magdalene dove facevano vite molto dure o dove a volte subivano violenze. In queste case religiose ci si finiva spesso perchè si era madri nubili, o si era troppo avvenenti o troppo brutte o si era rimaste vittime di uno stupro. Ecco che in entrambe le società le donne che per proprio volere o per sfortuna non rientravano nei canoni morali e c
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