Otto settembre 1943, Seconda guerra mondiale. Mentre l'Europa è in fiamme, i russi sembrano impazziti. Vagano senza meta nella terra di nessuno e cadono come mosche sotto il tiro dei cecchini. A volte si sbranano a vicenda. Dagli avamposti sperduti della Wehrmacht sul fronte orientale arrivano notizie confuse. Solo una cosa è certa: il nemico è allo sbando. Nel giorno in cui l'Italia esce dal conflitto accade l'impensabile: il collasso dell'Armata Rossa, vittima di una devastante epidemia che riduce l'Unione Sovietica a una landa desolata popolata da zombi. Al temibile e tetragono esercito di Stalin subentrano orde di non morti barcollanti. Per nulla impressionate, le truppe naziste riprendono il controllo e col Trattato di Tunisi, la Seconda guerra mondiale ha termine. È il 2 ottobre 1943. Con l'Europa saldamente nelle mani di Hitler e l'epidemia contenuta a oriente, nel resto del mondo c'è poco da festeggiare. Inizia a serpeggiare un dubbio atroce e molti iniziano a parteggiare apertamente per quelle creature tanto terribili. Sono loro, di fatto, l'unica forza in grado di opporsi allo strapotere del Terzo Reich.)
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