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Finalista al Premio Asti d'Appello 2020.
La pesca con la lampara ha una sua logica precisa. Si accende la luce, non si fa rumore, si sta fermi il piú possibile e nel frattempo si armano le reti. Prima o poi anche i pesci meglio nascosti vengono a galla. A quel punto non possono scapparti piú. Vanina pensò che era l'immagine perfetta per descrivere quel caso.
«Cristina Cassar Scalia si conferma voce sincera e piena di colori, che non ha timore di lasciar fluire gli echi della tradizione linguistica e letteraria siciliana e quelli del giallo classico europeo, rilanciando il tutto in un’ottica contemporanea, scegliendo come scenario una Catania fluida, dinamica, fatta di contrasti e di vitalità» - Alessia Gazzola, TuttoLibri
«La vicequestora Giovanna Guarrasi, detta Vanina, ha l'acume, la tenacia e la fantasia di una grande poliziotta». Giancarlo De Cataldo
Sono le quattro e trenta del mattino. Dalla loro barca il dottor Manfredi Monterreale e Sante Tammaro, giornalista di un quotidiano online, intravedono sulla costa un uomo che trascina a fatica una grossa valigia e la getta fra gli scogli. Poche ore dopo il vicequestore Vanina Guarrasi riceve una chiamata anonima: una voce femminile riferisce di aver assistito all'uccisione di una ragazza avvenuta quella notte in un villino sul mare. Due fatti che si scoprono legati e dànno il via a un'indagine assai piú delicata del previsto. La scontrosa Vanina, la cui vita privata si complica di giorno in giorno, dovrà muoversi con cautela fra personaggi potenti del capoluogo etneo. Ma anche grazie all'aiuto del commissario in pensione Biagio Patanè, con il quale fa ormai «coppia fissa», sbroglierà un intrigo che, fino all'ultimo, riserva delle sorprese.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Avevo già apprezzato il romanzo precedente “Sabbia nera” e questo ha mantenuto l’alto livello, godibile fino in fondo.
Ho conosciuto la vicequestora Giovanna Guarrasi nel primo libro “Sabbia nera” e mi è piaciuta assai…non potevo farmi sfuggire il suo secondo romanzo
Mi è piaciuto molto questo giallo. Avevo letto “Sabbia nera” e questo conferma la mia positiva impressione. Molti colpi di scena, una scrittura bella e accurata, personaggi ben delineati. Disegno dell’ambiente meticoloso che lascia intravedere le atmosfere, il modo di vivere dei personaggi. Bello. e interessante.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Secondo appuntamento con il Commissario Vanina Guerrasi, nato dalla penna di Cristina Cassar Scalia.
Io non riesco più a starne senza, uno di quei personaggi che nel lettore lascia il segno, che arrivati all’ultima pagina immaginando quando uscirà la nuova indagine e come andrà avanti la storia con Paolo. In una Sicilia nascosta ma che incanta con il suo fascino, la scrittura di Cristina Cassar Scalia colpisce al cuore.
Un noir che incanta, un noir mai banale, che non si sofferma all’indagine ma va più a fondo, scava nei sentimenti oltre che negli indizi e dove solo l’intuito e la capacità di Vanina vi terranno sul filo del rasoio fino al concludersi dell’indagine senza mai annoiare.
Sul titolo non vi svelerò nulla, ma solo al termine del libro capirete il significato “La logica della lampara”, l’ultimo tassello che illuminerà Vanina e la sua squadra, quella stessa squadra che senza il suo pilastro non sarebbe la stessa, e che alla perfezione veste il suo Commissario come se fosse il migliore dei vestiti.
Anche qui l’ultima riga lascia presagire che sia scritta in modo invisibile la parola “continua”, e noi lettori non aspettiamo altro che poter leggere la prossima indagine che chissà dove ci porterà.
Sicuramente a viaggiare, a viaggiare in Sicilia, a viaggiare con la mente e con la fantasia, a viaggiare con Vanina con il suo cuore tormentato e con il suo intuito eccezionale.
Io rimango in trepidante attesa.
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