Livia

Il libro è diviso in 2 parti: la prima (9 capitoli) riguarda la vita di Livia al fianco di Augusto; la seconda (3 capitoli) quella dopo la morte del princeps. La narrazione è certamente intrigante, ma la ricostruzione della figura di Livia fatta da Braccesi, a mio avviso, presenta alcuni punti critici: 1. Il più importante riguarda le fonti utilizzate. La caratterizzazione di Livia come donna spietata, possessiva, cinica e manipolatrice, che agisce nell'ombra e dirige, o comunque influenza, le azioni di Augusto e di Tiberio risente troppo delle calunnie di Tacito, seguito talvolta in modo fideistico, e del gusto per lo scandalo di Svetonio. Il risultato è impietoso per tutti: Livia è una squilibrata sanguinaria, Augusto è sottomesso e quasi paralizzato di fronte a lei, Tiberio è psicolabile. Secondo Braccesi, infatti, Livia sarebbe coinvolta nella morte di Lucio Cesare (2), nella relegazione di Agrippa Postumo (7) e di Giulia minore (8), nell'uccisione del figlio di quest'ultima e poi - morto Augusto - in quella dello stesso Agrippa Postumo (14) e di Germanico (19). In pratica sfascia per 40 anni la famiglia di Augusto senza che lui se ne accorga o reagisca minimamente? È assurdo. 2. C'è troppo psicologismo (per es. nella descrizione del rapporto malato tra Livia e Tiberio) e troppa dietrologia (c'è lo zampino di Livia ovunque). Le ipotesi di Braccesi sono talvolta condivisibili (es. Timagene come responsabile della calunnia sull'avvelenamento di Marcello da parte di Livia), talvolta spericolate o del tutto aleatorie. Il libro, comunque, merita di essere letto. Assai utile la cronologia a fine libro, che aiuta a non perdersi in una trama così fitta e complicata.

Il lettore ha la possibilità di immergersi nel mondo augusteo e di osservare la transizione dalla Repubblica all’autocrazia di Ottaviano. Preziosi i riferimenti alle fonti storiche e puntuale l’analisi delle azioni e delle scelte di Livia, sposa, madre, matrigna, imperatrice.

Biografia semplice, ma che non cade mai nel banale, è un libro veramente affascinante e ben organizzato, uno dei pochi che usa toni realistici e dettagliati per descrivere la personalità complessa, straordinaria e calcolatrice di Livia Drusilla, spesso messa in ombra da altri personaggi o dalla propria fama "oscura", che qui invece spicca come la protagonista che era. Lorenzo Braccesi non sbaglia mai un colpo