L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Marcel Granet e Marcel Mauss, due maestri della ricerca antropologica del nostro tempo, hanno lasciato un insegnamento oggi estremamente attuale. Dopo che l’ondata dello strutturalismo aiutò a rimettere in luce l’opera iniziatrice di questi due studiosi, oggi appaiono ancora più chiari molti temi che nei loro studi andavano, già allora, oltre lo strutturalismo. In questo e in altri vi è, di fatto, una singolare concordanza di atteggiamento e di procedimento fra Mauss e Granet, anche se il primo dedicò i suoi lavori a una sorta di etnografia generale ‘per campioni’, spaziante dalla Polinesia all’Africa e alla Grecia antica, mentre il secondo si dedicò sempre ed esclusivamente allo studio della civiltà cinese.
In questo volume sono stati raccolti alcuni saggi fondamentali di Granet e di Mauss, che sembrano idealmente proseguirsi l’un l’altro e intrecciarsi intorno a problemi affini, al cui centro è il linguaggio dei sentimenti. È questo, infatti, uno dei terreni in gran parte incogniti che Granet e Mauss hanno analizzato con portentosa acutezza: dallo studio di Mauss sull’Espressione obbligatoria dei sentimenti a quello di Granet sul Linguaggio del dolore, alle mirabili divagazioni di Mauss sul tema dono-veleno e sul potlatch, in rapporto a fatti tanto diversi quanto il suicidio e la circolazione della moneta, fino alle grandi ricerche di Granet sul modo di rappresentarsi la nascita e la morte nella Cina antica. La somma di questi saggi densissimi dovrebbe dare l’impressione non solo di una riscoperta di studi ormai classici, quanto di una prospettiva apertissima su una futura antropologia che prenda veramente alla lettera la famosa esigenza metodologica di considerare i fatti sociali come fatti totali.
I saggi che compongono Il linguaggio dei sentimenti sono apparsi su rivista tra il 1911 e il 1928.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore