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David Leavitt scrive molto bene anche se l'argomento (amori omosessuali) è urticante e spesso trattato in modo scabroso. Sullo sfondo New York,città aperta e all'avanguardia.
Un Harmony soft porno travestito da romanzo di classe, dove gli abiti di scena sono forniti dalla fama dell'autore (la cui abile penna non basta a nobilitare il vuoto contenuto del libro) e dalla rivendicata (dal medesimo autore) primogenitura di un "libro a tematica omosessuale" (cit.) in spregio a chi (James Baldwin) ha scritto, in proposito, pagine intense e memorabili, ben prima (1956: la camera di Giovanni; 1962: un altro mondo) e molto meglio di lui.