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Anno edizione: 2011
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Bellissimo libro ke descrive la nostra povera Italia. C s chiede xkè siamo ridotti così. Leggete il libro e capirete...
Purtroppo la mia valutazione è identica. Si scrive tanto, e anche bene!, ma poi... non cambia nulla. La musica è sempre la stessa, sovente sono identici pure i suonatori. Come se nessuno avesse detto nulla, come se non fosse evidente il punto al quale siamo arrivati. Resterà tutto uguale anche se tutto cambierà? I gattopardi di Tomasi de Lampedusa ci guardano, da lassù, e forse sorridono.
Ho letto gli altri libri si Rizzo e Stella, li ho sentiti al recente Festival della Letteratura a Mantova, li leggo praticamente tutti i giorni sul Corriere, per cui quello che scrivono su questo libro non è assolutamente una novità: ma ogni volta ti viene il mal di stomaco, perchè non è cambiato niente dal 2007, anno della "Casta". Anzi il sistema è peggiorato, basta pensare agli ultimi casi (Milanese e altri). Chissà fino a quando si potrà andare avanti. Del resto la morale di questo libro sta nella risposta di quella signora siciliana andata in pensione a 32 anni dopo undici mesi di bidella data alla giornalista che le chiedeva se non si sentiva un po' in difficiltà: e questa, bel bella, ha risposto che lei ha solo usato il sistema legale e che per risparmiare ci sono mille altre possibilità. Sempre dagli altri, mai da noi stessi. E, infine, quella chicca della lettera di quel "grande statista" di Gerardo Bianco (Jerry White) ai presidenti di Camera e Senato per diffidarli dal toccare i vitalizi dei parlamentari non più in carica. Pazzesco!!!!
Recensioni
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