L'idea della casa editrice 66th and 2nd nasce a New York e diventa realtà a Roma. I due fondatori - nonché moglie e marito - Isabella Ferretti e Tommaso Cenci, vanno a vivere a Manhattan subito dopo il matrimonio, esattamente all'incrocio tra la Sessantaseiesima Strada e la Seconda Avenue: immediatamente rimangono affascinati e colpiti dai fermenti della narrativa angloamericana, e decidono di tornare in Italia per portarvi i libri «impregnati d'America». È il 2008 e nasce la 66th and 2nd. Il primo titolo pubblicato è Shoeless Joe di W.P. Kinsella: vero e proprio colpo di fulmine per i due neo-editori e pietra d'inizio di un progetto editoriale che predilige la narrativa americana, ma simpatizza anche per letterature altre e talenti italiani. Nel catalogo sono presenti varie collane: le prime due create sono "Attese", letteratura incentrata sullo sport come momento-chiave della narrativa, che ha ospitato La partita perfetta del Pulitzer Micheal Shaara; e "Bazar", che dà voce ad autori di varie nazionalità, desiderosi di mantenere la loro identità culturale. Da segnalare inoltre "Vite inattese", collana monografica sui grandi personaggi dello sport come Bartali e Senna.