Nato a Oldenburg nel 1883 e laureato in medicina nel 1909 (specialistica in psicologia e psichiatria), nel 1913 pubblicò Psicopatologia generale, ancor oggi considerata un classico della disciplina. Conseguita l’abilitazione in filosofia nel 1913, iniziò qualche anno dopo l’insegnamento nell’Università di Heidenberg, pubblicando nel 1918 Psychologie der Weltanschauungen. Costretto dal regime hitleriano a lasciare l’università, riprese solo nel 1945, per trasferirsi due anni dopo a Basilea, dove rimanse sino alla morte nel 1969. Altre sue grandi opere sono una logica filosofica (primo volume Von der Wahrheit, "Della verità", del 1947), di cui son dati accenni nelle opere minori (Vernunft und Existenz, "Ragione ed esistenza", del 1935; Existenzphilosophie del 1938, Der philosofische Glaube, "La fede filosofica", del 1948; Einführung in der Philosophie, "Introduzione nella filosofia", del 1950) e una storia universale del sapere filosofico, di cui rimane il primo volume, Die Grossen Philosophen ("I grandi filosofi") del 1957 e una serie di monografie (Niccolò Cusano, Cartesio, Schelling, Kierkegaard, Nietzsche).