(Madrid 1883-1955) filosofo e saggista spagnolo. Nella sua concezione del reale, fondamentalmente irrazionalistica e vitalistica, il problema della radicale insicurezza dell’individuo viene connesso col problema della crisi della civiltà, di cui O. y G. è stato un acuto interprete. Notevole il suo influsso sulla cultura spagnola e ispano-americana del Novecento. Fondò e diresse la «Revista de Occidente», con cui contribuì all’apertura della Spagna alla cultura internazionale di matrice liberale e agli interessi artistici e letterari. Tra le sue opere vanno ricordate: Osservazioni sopra Don Chisciotte (Meditaciones del Quijote, 1914); Spagna invertebrata (España invertebrada, 1921); Il tema del nostro tempo (El tema de nuestro tiempo, 1923); La disumanizzazione dell’arte (La deshumanización del arte, 1925), primo tentativo di teorizzazione della letteratura e dell’arte di avanguardia europea; La ribellione delle masse (La rebelión de las masas, 1930), analisi dei fenomeni di massa della società contemporanea; e Goethe dall’interno (Goethe desde dentro, 1933).