Alessandro Perissinotto nasce a Torino nel 1964. Pratica vari mestieri e, intanto, si laurea in Lettere nel 1992 con un tesi in semiotica. Inizia quindi un’intensa attività di ricerca, occupandosi di semiologia della fiaba, di multimedialità e di didattica della letteratura. È docente nell'Università di Torino.
Collabora inoltre con il quotidiano "La Stampa", per il quale scrive articoli e racconti che appaiono sul supplemento "TorinoSette", e con "Il Mattino" di Napoli. Approda alla narrativa nel 1997 con il romanzo poliziesco L’anno che uccisero Rosetta (Sellerio), al quale fanno seguito La canzone di Colombano e Treno 8017 (Sellerio, 2000 e 2003). Nel 2004 pubblica per Rizzoli il noir epistolare Al mio giudice (Premio Grinzane Cavour 2005 per la Narrativa Italiana), seguito nel 2006 da Una piccola storia ignobile (Rizzoli), un’indagine della psicologa Anna Pavesi, che torna anche in L’ultima notte bianca e L’orchestra del Titanic. Nel 2008 la riflessione sul poliziesco si sviluppa anche in forma saggistica con La società dell’indagine (Bompiani), mentre la sua produzione narrativa evolve verso il romanzo politico con Per vendetta (2009). Le sue opere sono state tradotte in numerosi paesi europei e in Giappone. Con Piemme ha pubblicato Semina il vento (2012), Le colpe dei padri (2013, secondo classificato al Premio Strega), Coordinate d'Oriente (2014) e Quello che l'acqua nasconde (2017). Con Mondadori ha pubblicato Il silenzio della collina (2019). Nel 2020 esce per Laterza Raccontare.
Nel 2024 esce per Mondadori La guerra dei Traversa, un romanzo basato sulle vicissitudini di cent'anni di una famiglia torinese a partire dal 18 dicembre 1922.