Antonia Arslan è una scrittrice e saggista italiana di origine armena. Laureata in archeologia, è stata professore di Letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università di Padova. È autrice di saggi sulla narrativa popolare e d'appendice (Dame, droga e galline. Il romanzo popolare italiano fra Ottocento e Novecento) e sulla galassia delle scrittrici italiane (Dame, galline e regine. La scrittura femminile italiana fra '800 e '900).
Attraverso l'opera del grande poeta armeno Daniel Varujan — del quale ha tradotto le raccolte II canto del pane e Mari di grano — ha dato voce alla sua identità armena.
Ha curato un libretto divulgativo sul genocidio armeno (Metz Yeghèrn, Il genocidio degli Armeni di Claude Mutafian) e una raccolta di testimonianze di sopravvissuti rifugiatisi in Italia (Hushèr. La memoria. Voci italiane di sopravvissuti armeni).
Nel 2004 ha scritto il suo primo romanzo, La masseria delle allodole (Rizzoli), che ha vinto il Premio Stresa di narrativa e il Premio Campiello e il 23 marzo 2007 è uscito nelle sale il film tratto dall'omonimo romanzo e diretto dai fratelli Taviani.
La strada di Smirne (Rizzoli) è del 2009. Nel 2010, dopo una drammatica esperienza di malattia e coma, scrive Ishtar 2. Cronache dal mio risveglio, per Rizzoli. Nel 2010 esce per Piemme Il cortile dei girasoli parlanti, nel 2015 esce per Rizzoli Il rumore delle perle di legno.
Il libro di Mush, sulla strage degli armeni di quella valle avvenuta nel 1915, è pubblicato da Skira nel 2012. Nel 2018 esce per Rizzoli La bellezza sia con te.
Nel 2022 è stati insignita del Premio Comisso alla carriera per scrittori veneti, riconoscimento istituito nell'ambito del Premio Comisso.