Maryse Condé è stata una narratrice e drammaturga antillana di lingua francese. Trasferitasi a Parigi per frequentare la Sorbona, ha vissuto tra Francia e Africa, per stabilirsi infine negli USA. Il contesto africano ha ispirato l’epopea di Ségou, in due volumi (Le muraglie di terra, Les murailles de terre, 1984; La terra in briciole, La terre en miettes, 1985), che mette in crisi il mito di un’Africa edenica cui fare ritorno dopo il trauma della schiavitù e della separazione dal continente d’origine. Il tema della riscrittura della storia e in particolare del dramma della tratta è al centro di molte sue opere, fra le quali si ricordano Heremakhonon (1976, nt), Desirada (1997, nt) e Storia della donna cannibale (Histoire de la femme cannibale, 2003, nt).
Più volte tra le favorite per il premio Nobel, Maryse Condé si è spenta all'età di 90 anni. Nel 2018, si aggiudicò a Stoccolma il 'Nuovo Premio di Letteratura', il cosiddetto Nobel alternativo, assegnato quell'anno da una 'Nuova Accademia' che aveva preso il posto dell'Accademia svedese all'epoca travolta dagli scandali.
Gigante della letteratura, viene ricordata come una scrittrice libera, allo stesso tempo unica e universale.
Fonte immagine: sito web Giunti Editore