Lelio Basso (1903-1978) fu avvocato e politico, membro dell'Assemblea costituente italiana. Giovanissimo si accostò al movimento socialista collaborando con la stampa del partito e con molti fogli democratici tra cui "Rivoluzione liberale” di Piero Gobetti. Laureatosi in giurisprudenza nel giugno 1925 con una tesi sulla concezione della libertà in Marx, iniziò la sua professione forense senza cessare la sua attività culturale e politica. Durante il fascismo diresse la rivista "Pietre”. Fu arrestato nel 1928 e assegnato al confino di polizia a Ponza e poi di nuovo incarcerato nel 1939 e nel 1940. Nel 1943 costituì il Mup (Movimento di unità proletaria), che successivamente confluirà nel Psi dando vita a un nuovo Partito socialista (Psiup). Il 25 aprile 1945 partecipò all'insurrezione di Milano. Nominato vicesegretario del partito nel luglio dello stesso anno, entrò come deputato all'Assemblea costituente collaborando alla stesura della Costituzione. In polemica con Saragat fondò e diresse "Quarto stato” Dal 1947 al 1949 fu segretario del Psi; escluso dalla segreteria al congresso di Genova, vi rientrò nel 1955. Nel 1958 diede vita alla rivista "Problemi del socialismo”. Nel 1964, lasciato il Psi, fondò il Psiup, di cui fu poi presidente fino al 1968. Allontanatosi dalla politica attiva, si dedicò interamente agli studi marxisti, pur mantenendo il suo impegno parlamentare; nel 1972 fu eletto senatore nelle liste della sinistra unita. Feltrinelli ha pubblicato Il principe senza scettro (1999).