(Baidoa, 1945) scrittore somalo di lingua inglese. Ha studiato a Mogadiscio, in India e in Inghilterra. Esule dal 1974 per le critiche al regime di Siad Barre, ha insegnato in varie università africane, statunitensi ed europee. Ha esordito nel 1970 con il romanzo Da una costola incrinata (From a crooked rib, nt), denuncia della dura condizione femminile nella società somala, ma si è imposto tra i maggiori scrittori africani con la trilogia Variazioni sul tema di una dittatura africana (Variations on the theme of an african dictatorship), composta da Latte agrodolce (Sweet and sour milk, 1980), Sardine (Sardines, 1981) e Chiuditi Sesamo (Close Sesame, 1983). Lo sfruttamento coloniale, il dilagare della violenza e la guerra civile sono i temi riproposti anche nella successiva trilogia Sangue nel sole (Blood in the sun), che comprende Mappe (Maps, 1986), Doni (Gifts, 1992) e Segreti (Secrets, 1998). Cantore dei miti e dei sentimenti del suo popolo, F. riesce a coniugare l’impegno civile con una narrazione dal gusto fantastico e a tratti favolistico, che si avvicina ai racconti orali africani, di cui fa proprio lo stile narrativo. Dopo Rifugiati. Voci della diaspora somala (Yesterday, tomorrow: voices from the Somali diaspora, 2000), raccolta di interviste a rappresentanti di comunità somale rifugiate all’estero, è tornato al romanzo con una nuova trilogia iniziata con Legami (Links, 2003), un affresco sulla guerra civile somala, e proseguita con Nodi (Knots, 2004, nt).