(Elbeuf, Seine-Maritime, 1885 - Neuilly-sur-Seine 1967) scrittore francese. Allievo del filosofo Alain nel liceo di Rouen, per dieci anni diresse a Elbeuf la fabbrica tessile del padre prima di dedicarsi alla letteratura. Conoscendo alla perfezione la lingua (e la letteratura) inglese, fu ufficiale interprete durante la grande guerra: da questa esperienza nacque il suo primo libro: I silenzi del colonnello Bramble (Les silences du colonnel Bramble, 1918), memorie umoristiche di stile anglicizzante che ebbero vasto successo; a esse diede un seguito con I discorsi del dottor O’Grady (Les discours du docteur O’Grady, 1922). Passò quindi al romanzo di analisi psicologica con Bernard Quesnay (1926). Si ricordano inoltre: Odile (Climats, 1928), studio dell’ambiente della borghesia di provincia che conquistò il pubblico femminile; Sua figlia (Le cercle de famille, 1932); L’istinto della felicità (L’instinct du bonheur, 1934). Con una Storia d’Inghilterra (Histoire de l’Angleterre, 1937) iniziò una serie di opere di intelligente divulgazione storica: Storia degli Stati Uniti (Histoire des Etats-Unis, 1943), Storia della Francia (Histoire de la France, 1947), infine Nuova storia degli Stati Uniti (Nouvelle histoire des USA, 1963), unita a una Storia dell’URSS redatta da Aragon in I due giganti (Les deux géants, 1963). I suoi interessi di critico e di saggista si concentrarono sull’opera di alcuni grandi scrittori dell’Ottocento e su Proust: Ariel o La vita di Shelley (Ariel ou La vie de Shelley, 1923), Saggio su Dickens (Essai sur Dickens, 1930), Saggio su Byron (Essai sur Byron, 1930), Alla ricerca di Marcel Proust (A la recherche de Marcel Proust, 1949).