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Anno edizione: 2019
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Anno edizione: 2023
La battaglia di un giudice minorile per liberare i ragazzi della 'ndrangheta.
Violenza, onore, omertà sono i codici della 'ndrangheta. All'interno delle famiglie rispettarli è un dovere che non si discute. Le madri crescono i figli per consegnarli a un mondo fondato su questi valori, i figli sanno che un giorno dovranno fare il mestiere dei padri. Una catena familiare che si tramanda solida, affidabile, generazione dopo generazione. Roberto Di Bella, giudice minorile a Reggio Calabria, in venticinque anni ha processato prima i padri, poi i loro figli. Sempre per gli stessi reati. Ha visto ragazzi che avevano ancora una luce nello sguardo procedere inesorabilmente verso una vita adulta fatta di violenza e carcere duro. E ha capito due cose. La prima è che la 'ndrangheta non si sceglie, si eredita. La seconda è che non voleva più stare a guardare. Bisognava dare a questi ragazzi una possibilità. Farli tornare liberi di scegliere. Mostrare loro altri mondi, altre vite, un futuro ritagliato sui loro sogni e non sulle richieste di una società criminale. E l'unico modo per farlo era allontanarli dalla Calabria, dalla ragnatela di ricatti, pressioni, allusioni che il loro nucleo familiare avrebbe messo in atto. Un percorso non sempre semplice, anzi, spesso faticoso e doloroso, ma che ha restituito a molti ragazzi la possibilità concreta di una vita diversa da quella segnata dal carcere e dalla violenza dei loro padri. Roberto Di Bella in queste pagine ci racconta come è maturata in lui questa scelta, le reazioni dei ragazzi, la collaborazione, inaspettata, di molte madri. Un'esperienza vissuta giorno dopo giorno che nel tempo ha dato vita a un protocollo oggi adottato anche in realtà diverse dalla Calabria.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Consigliato dal mio prof per il corso di Storia e dinamiche della mafia Mostra una 'ndrangheta cruda, dura e legata ancora a valori arcaici contrapposta alla voglia di rivalsa di ragazzi il cui destino è già, apparentemente, scritto. Ragazzi a cui viene data finalmente la libertà di scegliere!
Sono sempre più le donne che si rifiutano di ritenere quella mafiosa l’unica organizzazione sociale possibile. Donne che hanno deciso di infrangere codici millenari fondati sulla violenza, sulla minaccia e il rispetto timoroso di un ruolo subordinato. Chiedono una mano per fuggire dalle mafie con i loro figli. Il libro di Roberto Di Bella e Monica Zapelli racconta l'esperienza in prima linea del Tribunale dei Minori di Reggio Calabria, dando voce ai protagonisti di questa battaglia epocale contro la cultura di morte della 'ndrangheta
Il percorso avviato dal Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria per salvare i ragazzi da un destino segnato dalla 'ndrangheta è oggi un concreto strumento per sottrarre consenso alle organizzazioni mafiose, grazie alla rete che Libera, CEI e altri soggetti hanno costruito a sostegno dei provvedimenti dei giudici minorili. In questo libro si trova la storia di questo percorso.
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