Proponendo le sue lezioni di drammaturgia tenute agli allievi registi dell'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica "Silvio D'Amico", Maricla Boggio esamina "La trilogia della villeggiatura" di Carlo Goldoni secondo criteri metodologici rispetto alla struttura, ai personaggi, al linguaggio e alle didascalie, individuando gli elementi attraverso cui approfondirne l'esame - come il nodo drammatico, il colpo di scena, l'incidente, il parossismo, la metafora, i ritmi, i toni, l'arco del personaggio ecc. - segnalando il processo creativo realizzato dall'autore partendo da un'intuizione relativa a una riflessione sul suo vissuto, in un confronto fra la realtà e la dimensione artistica di essa. "La trilogia della villeggiatura" rappresenta un caso particolare di scrittura drammaturgica in generale e nello stesso Goldoni. È composta di tre commedie, ciascuna in tre atti, autonoma rispetto alle altre e nel contempo adatta a diventare una delle tre parti di un'unica rappresentazione. L'impazienza della partenza per la villeggiatura - "Le smanie", lo scorrere, lento o convulso, della villeggiatura, in un clima più malinconico e contrastato che allegro - "Le avventure" - fino al rientro in città con il carico delle situazioni irrisolte, economiche e sentimentali - "Il ritorno" - sono un terreno in cui cimentare le capacità interpretative degli allievi, rilevando anche una scrittura che prelude al romanzo. Gli allievi durante le lezioni interagiscono, realizzando nel corso degli incontri un laboratorio animato dai loro apporti, in continuo dialogo e scambio con la docente. Basilare l'inserimento del metodo mimesico elaborato dal maestro Orazio Costa, del quale la Boggio è prosecutrice, per afferrare intuitivamente nel suo complesso la temperie del testo, prima di indagarne i vari elementi.
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