«Nell'anno del settimo centenario della morte di Dante, la città di Ravenna ha dato vita a un programma di celebrazioni di straordinaria ampiezza. Tantissimi eventi, mostre, spettacoli, incontri, hanno offerto ogni giorno a cittadini e visitatori di tutto il mondo e di tutte le età, la possibilità di avvicinarsi a Dante e alla sua "opera mondo" da diverse visuali. L'eccezionalità del programma e della ricorrenza non mette in ombra, anzi esalta il modo in cui Ravenna, da settecento anni, offre rifugio al "suo" Poeta. In una prospettiva di continuità, abbiamo restaurato la Tomba, rinnovato il Museo, affiancandogli Casa Dante, inaugurato la "lettura perpetua" della Commedia, reso più agevole l'approfondimento degli studi danteschi incrementando e riorganizzando le collezioni della nostra Biblioteca. Di questa prospettiva le «Letture Classensi» rappresentano uno splendido esempio: iniziate nel 1965, l'anno del settimo centenario della nascita di Dante, si tengono ininterrottamente nella Sala Dantesca della Biblioteca Classense, e altrettanto ininterrottamente vengono pubblicate dall'editore ravennate Longo, benemerito degli studi danteschi. In questa edizione del settecentenario, curata da Giuseppe Ledda, illustre dantista dell'Università di Bologna, ma anche autorevole membro del Comitato scientifico del nostro Museo Dante, abbiamo voluto ricordare i tanti studiosi, intellettuali, poeti, il meglio della cultura italiana e internazionale, che ha animato per più di mezzo secolo le «Letture Classensi». Un'edizione che però guarda anche al futuro, con uno sguardo aperto e internazionale alle linee di ricerca più importanti, significative e promettenti per il futuro della lettura di Dante.» (Dalla prefazione di Michele de Pascale)
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