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Dettagli

2022
10 marzo 2022
128 p., Brossura
9788829709649

Descrizione

L'oggetto di questi racconti sono i libri. Quattro azioni molto diverse che si possono fare con i libri, la prima solo con i libri. Azioni che talvolta escludono le altre: non è detto che chi è animato dalla smania di possedere libri sia un accanito lettore, come spesso non succede il contrario, e di rado i grandi lettori sono anche bibliofili. In tal modo vendere libri potrebbe tranquillamente non contemplare il fatto di leggerli, così come il desiderare di averne. Infine, bruciare libri, l'azione più estrema e delittuosa, potrebbe essere non soltanto l'oltraggio di chi teme la parola scritta, di chi l'ha in sospetto e la odia quando diffonde le idee che avversa, ma anche l'atto supremo di un amore tanto esclusivo e assoluto da diventare perverso, omicida o forse liberatorio. Lettore di dattiloscritti raccoglie le riflessioni di chi ha dedicato la vita a una specie particolare di lettura, quella rivolta a scritti destinati, nella maggior parte dei casi, a non veder mai la luce, a entrare nel limbo infinito delle opere non pubblicate. Perché frutto di un narcisismo sterile, di ambizioni sbagliate, o di un talento non riconosciuto? I libri di mio padre ripercorre, tra tenerezza e strazio, l'eredità di un bibliofilo. Memorie di un venditore di libri apre la finestra, quasi sempre lasciata chiusa, su coloro che i libri li vendevano, e ancora li vendono, in un'Italia diversa e lontana, ma non così diversa e non così lontana. Bruciare i libri, infine, è forse l'approdo fatale di chi, come chiunque abbia dedicato la vita a una passione esclusiva, all'improvviso si accorge che: è tutto niente?

Valutazioni e recensioni

3,5/5
Recensioni: 4/5
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Recensioni: 5/5

Scrittori, editori e distributori di libri tutti accomunati tra loro da un unico scopo: vendere. Come dice uno dei personaggi di questo saggio/romanzo, i libri non si vendono, la gente non legge e gli scrittori " si iettano". Se chi scrive lo fa per guadagnare, scopre che gli ostacoli che lo separa dalla vendita sono tanti: impiegati delle case editrici, addetti alla lettura e recensione, gli editori da convincere, i venditori poco convinti. Questo "romanzo" mi ha aperto un mondo che non conoscevo, ma immaginavo soltanto. Ci sono ora più scrittori che lettori, è una battaglia persa dallo scrittore, tempo perso, si scrive per se stessi ma a vendere neanche a parlarne.

Recensioni: 5/5

«La storia della letteratura che conosciamo è quel che resta di un mondo popolato di morti, di fantasmi, d’ignoti, di dimenticati». Leggere possedere vendere bruciare (Marsilio, 2022) di Antonio Franchini è un saggio sul mondo dei libri e sulle logiche editoriali che muovono le pubblicazioni. Antonio Franchini oltre che scrittore è stato uno storico curatore editoriale della narrativa italiana di Mondadori, e quindi d’esperienza sul campo ne ha. E dal libro si evince tutta, partendo dalla storia personale, e scandagliando il suo rapporto con il padre, per arrivare più nel dettaglio nei meccanismi editoriali. «Siamo i discreti depositari dei più farneticanti narcisismi, di querule recriminazioni, imprevedibili debolezze, perdite del senso di realtà, delle più macchinose manie di persecuzione e dei più patetici entusiasmi. Siamo funzionari che, a conoscenza degli abissi della burocrazia, sorridono quando qualcuno ci telefona dicendo: «Non posso credere che non riuscite a pubblicare la mia opera, allo scrittore X, al critico Z è piaciuta moltissimo e a voi no? Arrivo ancora a capire il rifiuto del lavoro precedente, ma questa volta no, questa volta mi sono superato!». Un libro interessante per chi ama scavare dietro le quinte del mondo dei libri e lasciarsi sorprendere dalle sue logiche, nient’affatto esenti da difetti.