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Scrittori, editori e distributori di libri tutti accomunati tra loro da un unico scopo: vendere. Come dice uno dei personaggi di questo saggio/romanzo, i libri non si vendono, la gente non legge e gli scrittori " si iettano". Se chi scrive lo fa per guadagnare, scopre che gli ostacoli che lo separa dalla vendita sono tanti: impiegati delle case editrici, addetti alla lettura e recensione, gli editori da convincere, i venditori poco convinti. Questo "romanzo" mi ha aperto un mondo che non conoscevo, ma immaginavo soltanto. Ci sono ora più scrittori che lettori, è una battaglia persa dallo scrittore, tempo perso, si scrive per se stessi ma a vendere neanche a parlarne.
«La storia della letteratura che conosciamo è quel che resta di un mondo popolato di morti, di fantasmi, d’ignoti, di dimenticati». Leggere possedere vendere bruciare (Marsilio, 2022) di Antonio Franchini è un saggio sul mondo dei libri e sulle logiche editoriali che muovono le pubblicazioni. Antonio Franchini oltre che scrittore è stato uno storico curatore editoriale della narrativa italiana di Mondadori, e quindi d’esperienza sul campo ne ha. E dal libro si evince tutta, partendo dalla storia personale, e scandagliando il suo rapporto con il padre, per arrivare più nel dettaglio nei meccanismi editoriali. «Siamo i discreti depositari dei più farneticanti narcisismi, di querule recriminazioni, imprevedibili debolezze, perdite del senso di realtà, delle più macchinose manie di persecuzione e dei più patetici entusiasmi. Siamo funzionari che, a conoscenza degli abissi della burocrazia, sorridono quando qualcuno ci telefona dicendo: «Non posso credere che non riuscite a pubblicare la mia opera, allo scrittore X, al critico Z è piaciuta moltissimo e a voi no? Arrivo ancora a capire il rifiuto del lavoro precedente, ma questa volta no, questa volta mi sono superato!». Un libro interessante per chi ama scavare dietro le quinte del mondo dei libri e lasciarsi sorprendere dalle sue logiche, nient’affatto esenti da difetti.