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Bel libro, bella trama. Questa edizione è molto curata e dettagliata, ne consiglio vivamente la lettura a chi è appassionato di letteratura spagnola.
Me encanta esta edición, como mexicano, hispanoablante que soy, creo que han hecho un trabajo de edición formidable. Muy didáctico. Recomendable!
Ottimo libro!
Recensioni
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È stato più volte detto che alle origini del romanzo moderno ci sia il Don Chisciotte. Se si è in cerca di un capostipite, però, lo si può con maggior fondamento trovare nel Lazarillo de Tormes, padre del genere picaresco. Come molti romanzi del canone realista, il Lazarillo demolisce le idealizzazioni, in primo luogo quelle cavalleresche, ha una spiccata coscienza delle disparità economiche – racconta la fame, la povertà, gli svantaggi dei ceti bassi – e segue le vicende prosaiche di un individuo comune che, come Robinson Crusoe e Moll Flanders, è l’ambiguo narratore della sua stessa vita. Inoltre, più di molti romanzi a cui ha aperto la strada, il Lazarillo muove una critica graffiante allo status quo: satireggia, in particolare, una gerarchia svuotata di senso e il culto dell’onore aristocratico rappresentato dalla figura dello scudiero che Lazzaro, sconcertato, si trova a servire nel terzo capitolo. L’importanza del Lazarillo per la successiva tradizione del romanzo si evince dalla splendida edizione curata da Antonio Gargano, corredata di uno studio introduttivo che potrebbe essere un libro a sé stante e di un commento in nota che contestualizza ogni aspetto del testo. […] L’apparente semplicità del Lazarillo rivela così una straordinaria abbondanza di significati, radicati nel contesto cinquecentesco ma rilevanti anche in un’ottica più ampia. […] Il Lazarillo racconta di una formazione e di un’ascesa, si interroga sulla natura della nobiltà, in particolare sul contrasto tra rango e merito e con uno scetticismo irriverente mina le concezioni sublimate dell’uomo, inclusa quella cristiana; esplora il divario tra i discorsi elevati dell’ideologia e gli impulsi, tutt’altro che sublimi, di cui è fatta l’esistenza. All’esaustività e alla limpidezza dello studio di Gargano si unisce una traduzione non meno limpida, improntata a una “disinvolta naturalezza” e tesa a recuperare i colloquialismi dell’originale, caratteristiche che fanno di questo Lazarillo un racconto godibile da chiunque e al tempo stesso un prezioso viatico per chi voglia addentrarsi nella cultura spagnola del Cinquecento, oltre che nelle origini del romanzo moderno. Ma di quest’ultimo, val la pena di ricordarlo, il Lazarillo è più che un semplice precursore. La sua carica sovversiva, evidenziata da Gargano, impedisce infatti di assimilarlo alla tradizione borghese; ne fa invece un’opera difficile da eguagliare: un prodigio di inventiva satirica e libertà intellettuale che ora, grazie a quest’edizione, è possibile apprezzare pienamente.
Recensione di Riccardo Capoferro.
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