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Kindness. For an ethics of re-enchantment
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Kindness. For an ethics of re-enchantment
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"Oggi voglio parlarti della gentilezza. Ma non mi occuperò di cortesia, buone maniere, convenevoli o galateo. Comincerò invece col dirti che la gentilezza non è un sentimento, che ciascuno può coltivare anche solo dentro di sé, senza manifestarlo al di fuori. La gentilezza è una modalità della relazione, che ha bisogno di essere praticata. Ed è una modalità di confine, che può rivelarsi nella condivisione, nella solidarietà, nell’amicizia. È riconoscimento della comune vulnerabilità, del comune destino. È in questa estensione che m’interessa prenderla in considerazione qui. L’esercizio della gentilezza rappresenta nel mondo contemporaneo un atto etico, un modo di andare controcorrente, in un certo senso un comportamento antisociale ‒ non a sociale, bada bene ‒ nel momento in cui questa società mostra di fondarsi su valori opposti: sul rumore, la fretta, la distrazione, l’arroganza, la prepotenza, il disinteresse, il cinismo, l’aggressività. La gentilezza è azione, una presa di distanza critica da quei disvalori, l’esercizio consapevole di una protesta, è rifiuto della riduzione delle relazioni umane al modello delle relazioni con le cose." (L'autore)
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In commercio dal:
1 gennaio 2018
EAN:
9788899285562
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Alberto Meschiari
29 settembre 2018
Today I’d like to talk to you about kindness. But don’t worry, I won’t talk about courtesy, good manners, pleasantries or etiquette. I’ll begin by saying that kindness is not a sentiment that we can cultivate within ourselves without any kind of external manifestation but a mode of relating that needs to be practised. It’s a form of interaction that reveals itself through acts of sharing, solidarity and friendship. CHAPTERS: 1. A shared destiny; 2. Words shape relationships; 3. The malaise of an unlived life; 4. Communicating authentically; 5. Female soul; 6. Vulnerability; 7. I-Thou; 8. The soul of the world; 9. The rime of the ancient mariner. ALBERTO MESCHIARI was a researcher in Philosophy at the Scuola Normale Superiore in Pisa for thirty five years. His fields of interest included History of Philosophy, Philosophy of Language, Moral Philosophy, History of Science and Literature. He published more than thirty books and he is the author of an interesting proposal of an Ethics of re-enchantment and of five strategies for taking back our lives: On dialogue, The booklet of silence, A philosophy of walking, The art of loving, The magical world of books, all published in Florence by Edizioni Tassinari. The ethics of re-enchantment relates to the process of individualisation: the process by which we become distinct individuals based on our ability to discern and choose, to plan and direct our lives. It stands in opposition to the “culture” of commodification that underpins today’s sense of disenchantment, an idea of the world where everything has a price but nothing has value. Like the strategies of re-enchantment, the practice of kindness represents an ethical act, a way of going against the flow of the contemporary world. In a certain sense it is an antisocial (but not a-social) form of behaviour towards a society that appears to be built on precisely the opposite values: noise, haste, distraction, arrogance, conceit, indifference, cynicism and aggression.
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