James Dean e Marlon Brando erano gli eroi glamour del grande schermo negli anni Cinquanta. Attori di carattere, sex symbol, artisti eccentrici, l'incarnazione di un nuovo atteggiamento verso la vita che si stava diffondendo in tutti gli Stati Uniti. Nello stesso periodo nel mondo del jazz avviene la nascita del Cool jazz, che diventa la colonna sonora di una generazione. Miles Davis, John Lewis e il Modern Jazz Quartet, Dave Brubeck e Chet Baker (il “James Dean del jazz”) hanno dato al jazz una direzione completamente nuova: la ricerca di una speciale atmosfera "cool" basata su tonalità e spazio, melodie essenziali con un approccio rilassato. È a quel periodo e a quell’atmosfera che il batterista Wolfgang Haffner ha deciso di dedicare il suo nuovo lavoro intitolato “Kind of Cool”. «Il primo disco di jazz che ho ascoltato è stato “Dave Brubeck live in Carnegie Hall”. L’avevo ricevuto in regalo e subito dopo mi sono fiondato a comprarne altri, in particolare i Jazz Messengers e il Modern Jazz Quartet. È così che mi sono appassionato al jazz» racconta Haffner spiegando così il desiderio di voler tornare al suo primo amore. L’album è incentrato su grandi classici del jazz (“So What”, “Autumn Leaves”, “My Funny Valentine”, “Piano Man”) che Haffner rilegge con originalità e senza alcun timore reverenziale. Al suo fianco il batterista ha voluto una band stellare formata dal trombettista Dusko Goykovich, veterano del jazz che ha effettivamente suonato con i padri del cool jazz, il pianista Jan Lundgren, il sassofonista Jukka Perko, il vibrafonista Christopher Dell e il contrabbassista Dan Berglund.)