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Secondo la religione buddhista kâma-loka rappresenta il regno del desiderio sensuale e il libro di Mauro Meriggi, esperto di esoterismo e religioni antiche, è la storia sentimentale ed erotica della studiosa di archeologia Stefania che conosce per la prima volta il sesso in India, dove si trova come volontaria presso una missione cattolica, e che verrà posseduta violentemente. Tornata in Italia, sosta in Sardegna dove viene affascinata da Jules e Pierre due gemelli francesi ai quali si concederà contemporaneamente. A Roma, dove ottiene un impiego come insegnate di latino e greco, verrà circuita dall’amica Simonetta, con la quale trascorrerà una notte d’amore saffico, ma sarà derubata. Con l’arrivo dell’estate la protagonista si recherà con la collega Adele in vacanza presso i Monti Sibillini, dove le due donne faranno conoscenza con Giovanni, esperto montanaro conosciuto in albergo, con il quale passeranno una notte di passione accampati sotto una tenda. L’autunno porterà Stefania di nuovo nella Capitale dove sarà attirata da Renato e conquistata dal suo sguardo se ne innamorerà, ricambiata. Si tratta, questa volta, di un amore che va oltre il rapporto fisico e spirituale, ma li coinvolgerà nel loro più profondo essere e che si concluderà con un esito tragico. L’Autore in questo breve romanzo, racconta il desiderio e l’eros facendo continuamente riferimento al mondo della mitologia, della magia e delle antiche tradizioni locali, inizialmente indiane, ma poi con l’evolversi della storia, anche del centro Italia. Nel risvolto di copertina del volume è riportata l’idea che Meriggi ebbe per scrivere le avventure amorose di Stefania, e vengono citati forse un po' troppo impropriamente Evola, Eliade e Liala; come è noto una delle opere più importanti del filosofo tradizionalista è Metafisica del sesso nel quale l’amore sessuale è presentato a partire dallo studio che questo aspetto della vita umana viene espresso dalle culture millenarie e dalle più arcaiche civiltà.
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