Tra l’agosto 1943 e la fine della guerra, Julius Evola si muove in un’Europa al collasso: da Berlino al Quartier Generale di Hitler, poi a Roma, come agente dietro le linee; dopo l’arrivo degli americani è a Verona e quindi a Vienna dove, sotto falso nome, studia archivi massonici e viene ferito durante un bombardamento nel gennaio 1945, restando paralizzato. Un periodo sconosciuto della sua vita, ricostruito dall’Autore nell’arco di un decennio con grande minuzia di particolari, un saggio (tradotto negli Stati Uniti e in Russia) in cui la biografia evoliana si intreccia alle sue idee per un progetto destinato al «dopo». Le riflessioni sul fallimento di fascismo e nazismo, la genesi del Movimento per la Rinascita dell’Italia, l’esoterismo, la visione politica e artistica. Questa quarta edizione, ampliata di una cinquantina di pagine, comprende nuovi documenti archivistici e testimonianze dirette, rapporti medici, lettere e scritti che contribuiscono a tracciare lo stato d’animo di un filosofo guerriero nell’occhio del ciclone.)
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