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Adoro da anni tutto ciò che scrive Colette. E quindi amo pure questo libro. Come al solito semiautobiografico. Certo Colette non aveva problemi di quattrini come Julie. Ma è proprio questo che rende straordinaria Julie. I suoi vestiti un pò aborracciati, il suo appartamento poco funzionale, la cerchia dei suoi amici strambi... la sua voglia di vivere nonostante il rancore che fondalmente prova... Da leggere e rileggere perchè in ogni pagina, in ogni frase, in ogni parola si scopre sempre qualcosa di nuovo in Julie...Vorrei essere Julie, una donna forte e consapevole.
una Colette che non mi aspettavo, un romanzo che va molto al di là della trama amorosa e si avvia verso l'intrigo. una protagonista determinata con tutti tranne che con le proprie paure, donna modernissima e consapevole.
Recensioni
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scheda di Bertini, M., L'Indice 1998, n. 8
Sull'arco della lunga carriera di Colette - dalla serie di "Claudine" (1900-1903) agli ultimi romanzi come "Gigi" (1945) e "Il fanale azzurro" (1949) -, quando dalle opere giovanili si passa a quelle della maturità, o addirittura della vecchiaia, dilegua un certo gusto spavaldo dell'anticonformismo esibito, del declassamento vissuto, con fierezza e allegria, sui palcoscenici del "music-hall" o nel mondo avventuroso della "bohème".Non perché Colette sia diventata nel frattempo una posata signora molto dabbene; ma perché, del rifiuto di convenzioni, schemi e moralismi, vede con il passar degli anni sempre più lucidamente i risvolti dolorosi e umilianti, e l'insostenibile peso psicologico e materiale. Scritto a sessantotto anni, "Julie de Carneilhan* è proprio una sorta di riflessione sul prezzo che una donna si trova a dover pagare per la sua sofferta indipendenza; una donna che è stata ricca e brillante, ma che, spezzando il legame di un matrimonio fallito, si è confinata ai margini del "bel mondo".Il prezzo più alto, suggerisce Colette, non è la rinuncia agli agi materiali, ma quella a un'estrema illusione di tenerezza e di complicità; Julie lo pagherà scoprendo sino in fondo il cinismo imperdonabile del suo affascinante ex marito e accettando il proprio destino di solitudine amara e serena.
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