"È emozionante poter leggere questo libro e scoprire fino a che punto l'esistenza di una persona possa essere vera e magnifica: i sentimenti dell'onestà e del coraggio, di cosa significhi essere leali o saper assumere su di sé, nei momenti di più pressante necessità, l'estremo rischio, poterli riconoscere come incarnati nella persona stessa, nel dettato della voce, nella moralità del tono. Chiunque scorra queste pagine costituite dal domandare di una giovane e consapevole narratrice qual è Silvia Ballestra e dal rispondere e argomentare di una persona come Joyce Salvadori Lussu, sente, con estrema chiarezza, quanto tutto questo è vero. Dalla Firenze degli anni Venti, con le camicie nere che s'apprestano a conquistare brutalmente il potere, all'esilio in Europa durante i Trenta, agendo a fianco del proprio compagno, il leggendario Emilio Lussu; dalla Heidelberg universitaria attraversata dalla furia invettiva di Hitler, alla politica clandestina, alla guerra antifascista combattuta in Italia coi partigiani; dalle lotte di liberazione in Kurdistan o in Angola, alla militanza a favore della pace. È straordinario restare in compagnia delle parole di Joyce, essere ospitati nel procedere del suo pensare, comprendere in che modo limpidissimo ci parla una vita; scoprire in che senso profondo tutto questo ci riguarda e ha a che vedere con noi, la nostra contemporaneità, i nostri anni a venire.")
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