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Anno edizione: 2010
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Scrittura interessante ricca di descrizioni accurate e dialoghi ben inscenati, Scott è in grado di trasportare il lettore nell'Inghilterra medievale del XII secolo. Attraverso l'avventura garantita da cavalieri, tornei, gare di tiro con l'arco, imboscate e misteriosi personaggi, l'autore riesce a ricreare, esasperando i toni, la realtà dell'epoca: conflitti intestini al neonato regno d'Inghilterra tra Sassoni e Normanni, antisemitismo diffuso e tradimenti in una lotta senza esclusione di colpi per il trono. Le esigenze editoriali dettate dai primi anni dell'Ottocento comportano scelte discutibili di cui non si può negare l'evidenza ma la lettura risulta piacevole e la ricostruzione storica assolutamente accurata. Un libro che, essendo il primo esempio di romanzo storico, non può mancare nella collezione dei veri appassionati.
Un chiaro esempio di come i romanzi storici diano più una chiave di lettura del periodo in cui vengono scritti che di quello in cui vengono ambientati. Scott esaspera il conflitto tra Sassoni e Normanni in modo di trasporre nell'Inghilterra del XII i moti indipendentisti della Scozia del suo tempo; ciò non toglie l'accuratezza e la suggestione del romanzo per quanto riguarda la ricostruzione estetico-storica, che assieme a sequenze incalzanti, caratterizzazioni riuscite e una nota di sensibilità sul problema dell'antisemitismo compensano difetti quali la piattezza del protagonista o alcune scelte narrative discutibili dettate dalle esigenze da feuilleton, compresa quella che è forze una delle prime "americanate" della storia. Scott non è certo ai livelli di Manzoni, ma rimane un autore piacevolissimo e , come scriveva il buon Albino Luciani, un moraleggiante educativo e gradevole.
L'ho riletto a distanza di cinque anni e anche questa volta mi è piaciuto molto. E' un romanzo ben strutturato, con descrizioni dettagliatissime (che possono appesantire la lettura, inutile negarlo) e personaggi che è impossibile non amare. Avrei dato 5/5 se si fosse dedicato più spazio al rapporto tra Ivanhoe e Rebecca.
Recensioni
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