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14
2018
Tascabile
31 maggio 2018
312 p., ill. , Brossura
9788811149682

Descrizione

Una storia vera e coraggiosa, un inno alla tolleranza e al diritto all'educazione di tutti i bambini, il racconto appassionato di una voce capace di cambiare il mondo.

«La battaglia in nome della scolarizzazione ha un nome e un volto: Malala Yousafzai»Gioia

«La storia di Malala Yousafzai è una storia semplice. E straordinaria»Io Donna

"Sedermi a scuola a leggere libri è un mio diritto. Vedere ogni essere umano sorridere di felicità è il mio desiderio. Io sono Malala. Il mio mondo è cambiato, ma io no."

Valle dello Swat, Pakistan, 9 ottobre 2012, ore dodici. La scuola è finita, e Malala insieme alle sue compagne è sul vecchio bus che la riporta a casa. All’improvviso un uomo sale a bordo e spara tre proiettili, colpendola in pieno volto e lasciandola in fin di vita. Malala ha appena quindici anni, ma per i talebani è colpevole di aver gridato al mondo sin da piccola il suo desiderio di leggere e studiare. Per questo deve morire. Ma Malala non muore: la sua guarigione miracolosa sarà l’inizio di un viaggio straordinario dalla remota valle in cui è nata fino all’assemblea generale delle Nazioni Unite. Oggi Malala è il simbolo universale delle donne che combattono per il diritto alla cultura e al sapere. Nel 2014 è diventata la più giovane vincitrice di sempre del Premio Nobel per la Pace.

Valutazioni e recensioni

4,6/5
Recensioni: 4/5
(54)

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Recensioni: 5/5

Un libro da leggere, una storia da conoscere. Conoscevo a grandi linee la storia di Malala, ma avevo bisogno di sentire i particolari della sua vicenda. Certi atteggiamenti nei confronti delle donne, che indignano quando si sentono riferiti al passato, risultano totalmente incomprensibili e inaccettabili se riferiti a tempi recenti, anche se in luoghi lontani. Ma non si può far finta di non vedere. Conoscere è una necessità. Conoscere e diffondere la conoscenza è l'unica arma che abbiamo.

Recensioni: 5/5

Storia intensa che insegna quanto la cultura sia elemento essenziale alla vita perchè offre la possibilità di sapersi porre liberamente di fronte alle più disparate situazioni. Una ragazzina con il coraggio di una donna che non punta i piedi solo per sè ma per tutte le donne - e gli uomini - affinchè lo studio possa essere garantito e custodito. Di quante Malala ancora avremo bisogno per cambiare qualcosa?

Recensioni: 5/5

Autobiografia della giovane attivista pakistana, vincitrice del Premio Nobel per la Pace nel 2014, racconta la vita di Malala nata a Mingori nella regione dello Swat, circondata da estese vallate ed immersa nella natura più semplice e selvaggia. Fin da piccola nutre un amore ed una passione incondizionata verso ogni forma di cultura e coltiva un insaziabile sete d’istruzione e di scoperta del sapere. Le sue guide morali sono il padre, impegnato nella costruzione di una scuola, seppur in ristrettezze economiche e Benazir Bhutto primo ministro pakistano esempio dell’emancipazione femminile e speranza per un Pakistan più democratico. Seppur orgogliosa delle proprie radici e tradizioni pashtun, Malala è curiosa del mondo intero che la circonda. È amante dei film di Twilight e della musica pop occidentale. Il suo forte credo religioso e le sue preghiere e amore per Allah, non condizionano minimamente la sua indipendenza intellettuale e la sua autonomia come donna. Tutti i suoi sogni, la sua voglia di libertà verranno un giorno minate dall’arrivo delle forze talebane, intente ad eliminare ogni forma di libertà verso il popolo pakistano, soprattutto verso le donne. Malala seppur ragazzina oramai è un simbolo non solo per la sua gente ma anche per il mondo intero. Per questo subisce un vile attentato, la sua “vendetta” avverrà il 12 luglio 2013 al Palazzo di Vetro di New York, davanti ai potenti del pianeta, terrà un discorso memorabile per l’emancipazione femminile e per il diritto allo studio per ogni uomo. Malala è una piccola fiamma di una candela, difficile da spegnere, la fiamma della speranza e della giustizia.

Recensioni: 5/5

Impressionante leggere la storia di qst ragazza pakistana quanto stiamo purtroppo sentendo le stesse tragiche notizie ora ai TG a qualche chilometro dal suo paese, cioè in Afghanistan.L'importanza dell'istruzione per le ragazze e il rispetto per le donne vanno sempre sostenuti.