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Dettagli

2022
Tascabile
27 giugno 2022
136 p., Brossura
9788806254995

Descrizione

Roma, 1976. Un anno prima che tutto accada. Il Libanese freme. Il Libanese ha tre amici, Dandi, il Bufalo, Scrocchiazeppi. Passa con loro da un colpetto all'altro, tiene le armi delle altre bande. Il Terribile, che aspira a diventare il capo dei capi, tratta lui e gli altri pischelli come miserabili. Ma il Libanese non è uno dei tanti. Il Libanese ha un sogno. Un sogno ancora troppo grande per lui. Poi, una sera, il Libanese incontra Giada. Lei è bella, ricca, inquieta. Lei vuole cambiare le cose. Lei vuole fare la rivoluzione. Giada appartiene a un altro mondo. Il Libanese ne è stregato. E nello stesso tempo comincia a intuire che proprio da quel mondo potrà venire l'idea che gli permetterà di rendere il suo sogno una realtà. È grazie a lei, inconsapevole guida, che il Libanese penetra nel mondo dei ricchi, prima come pusher di un grande artista schiavo dell'eroina, e poi organizzando, con i suoi compari, un primo sequestro di persona (preludio di quello che segnerà, appena pochi mesi dopo, la nascita della Banda): il sequestro di un ricchissimo palazzinaro, padre di Sandro, l'amico del cuore di Giada...

Valutazioni e recensioni

2,4/5
Recensioni: 4/5
(14)

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Recensioni: 5/5

Libro scritto con una buona prosa ed una sintassi scorrevole IL Libanese si trova in carcere, luogo che gli servirà come palestra per il suo futuro criminale . Bene l'ambientazione e la descrizione dei personaggi parecchi dei quali troveremo in Romanzo Criminale.

Recensioni: 5/5

Prima di diventare "L'ottavo di Roma" il Libanese era un ventenne con sogni differenti da quelli di tanti altri ragazzi della sua generazione, un ventenne privo dei medesimi stimoli di rivalsa e lotta, come potevano essere quelli di coloro che nell'agiatezza delle loro vite giocavano a fare i rivoluzionari; non scordiamoci che siamo alla metà dei '70, ovvero nel pieno cuore pulsante degli anni di piombo. Pietro, Il Libanese, invece è mosso da altri generi di rivalsa e di pensieri che provengono anche loro dalla lotta a favore di chi è cresciuto però all'interno di una baracca alla periferia di Roma e fatica ad arrivare assieme alla madre alla fine del mese. Nel mezzo si incastonano le prime schermaglie con la mala proveniente da fuori Roma e una possibile storia di amore con Giada, una ragazza bella e ricca e con la voglia di cambiare il mondo dal suo piedistallo fatto di agio e privilegi. De Cataldo decide quindi di non abbandonare ancora i suoi personaggi più celebri, anzi proietta il lettore nella Roma del 1976, quando Il Libanese, Dandi, Scrocchia e Il Bufalo, personaggi che saliranno alle cronache letterarie e ancor più nella top ten di quelle cinematografiche, devono ancora assumere le sembianze di una banda, seppure nella mente del Libanese ci sia di già il desiderio di rivalsa, di comando e di gruppo, più precisamente di un gruppo in grado di prendersi l'urbe. Il libro, che altri non è che la genesi della Banda della Magliana e di Romanzo Criminale, è un nuovo tuffo nei cupi '70, sempre narrati con fare veloce, con poche righe capaci di incastonare una trama semplice e i pensieri di un personaggio complesso nella sua violenza e inquietudine, alla fine il testo risulta difatti maggiormente sfaccettato in termini psicologici del Romanzo Criminale datato 2002, un libro però per alcuni aspetti superfluo, perché incapace di aggiungere qualche cosa di nuovo a una vicenda ben delineata e completa. Un libro che però pare già perfetto e scritto per il cinema.

Recensioni: 5/5

Un romanzo ambientato nel sottobosco della criminalità di Roma, tra delinquenti emergenti, privi di ogni morale, ossessionati da un unico sogno: diventare ricchi e famosi ad ogni costo; un libro che scorre veloce senza grandi pretese letterarie da leggere in vacanza come ho fatto io.

Recensioni: 5/5

Che delusione ! De Cataldo è un buon scrittore di noir. Ma questo libro che ripropone i personaggi di Romanzo criminale è davvero scadente sia nella storia che nel linguaggio. Veramente pessimo.