L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2016
Anno edizione: 2016
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
"Io e Mabel" è un libro intenso e fragile allo stesso tempo, e lo sono anche i sentimenti di Helen. Una confessione brillante di come il dolore possa essere esorcizzato grazie alla natura e ad un astore, un animale così elegante, imponente, selvatico e violento. Grazie Helen, grazie per avermi fatto venire una voglia matta di andare a caccia per i boschi con un astore sul braccio, e grazie per averci fatto entrare nel tuo mondo fatto di piume, occhi ardenti come braci e di boschi verdeggianti.
Non riuscivo a portare a termine la lettura di questo romanzo, l’ho trascinato per tutta l’estate. La protagonista inizia a vedere con gli occhi del suo astore, è affascinata e spaventata da questa fusione ”(…) sufficiente a bloccare cose come il passato e il futuro, e a far sì che a contare ancora fossero i trenta secondi successivi”. Il lato interessante della trama assente finisce qui, il resto è una caccia a fagiani e lepri descritta male. Lo stile è poco fluido, il ritmo si inceppa continuamente, per di più è inframmezzato da richiami a un’altro libro ugualmente noioso. Tutto ciò convive con alcune splendide descrizioni di volo del rapace. Il libro me l’ha consigliato un’amica che lo stava leggendo in versione originale, le era stato regalato da un’amica che ne era entusiasta. Mi sono incuriosita e abbiamo verificato nella versione inglese alcuni dei brani più incomprensibili. La traduzione ha estirpato la profondità di campo, eventi che si verificano simultaneamente (in primo piano/sullo sfondo) risultano appiattiti. Ecco perché la prosa non è affatto evocativa. “Staring out” tradotto con “visto guardare” è penalizzante, l’aspetto interessante di questo romanzo consiste proprio nel mettere a fuoco l’immedesimazione in mondi paralleli, altri da noi: il punto di vista quindi riveste un ruolo fondamentale. E poi a parte le trascuratezze lessicali, la traduzione ha massacrato lo stile e il ritmo delle frasi.
Sono molto legata a questo libro. Letto la prima volta alla fine di un periodo di lutto, ho saputo immedesimarmi nella scrittrice protagonista, nel suo immergersi completamente in qualcosa pur di evitare di vedere il vuoto che il lutto aveva lasciato nella sua anima. La seconda lettura è stata invece più serena, ho apprezzzato di più la scrittura intensa e incantatrice, sono di rara bellezza i passaggi in cui Helen descrive di aver capito che per superare il lutto non doveva allontanarsi dall’umanita e isolarsi con il suo astore. Mi domando cos’altro potrei scoprire con una terza lettura. Un libro da non perdere.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Chiunque sia stato colpito da una perdita deve in qualche modo perire, prima di risorgere. Il tempo del lutto può durare mesi o decenni, e assumere le forme più diverse. Ma non si può risalire prima di aver toccato il fondo. Ancora più vari sono i modi per risorgere, tutti però allungano le loro radici nelle profondità affettive dell’inconscio. Helen Macdonald ha raccontato il suo in Io e Mabel.
Helen è una scrittrice e naturalista inglese, che dal 2004 al 2007 è stata docente e ricercatrice presso il dipartimento di storia e filosofia della scienza di Cambridge. Verso la fine di quel periodo morì d’infarto suo padre. Helen ha una passione per i falchi. Fin da bambina è un’appassionata divoratrice di libri sulla nobile arte della falconeria. Crescendo diventa una falconiera esperta. La falconeria non è solo la materia che studia e insegna a Cambridge, è il suo lavoro, la sua vita. Risorgerà, dunque, addestrando al volo e alla caccia un esemplare di astore femmina: Mabel. (…)L’anomalia non sta nella decisione di voltare le spalle ai rapporti umani e rifugiarsi nella natura selvaggia, nella dimensione che Jack London, nei suoi racconti sul Grande Nord, chiama il “wild”.
Anche se non abbiamo tutti a disposizione le distese selvagge del Canada o dell’Alaska, non c’è cosa più comune che rifugiarsi nella solitudine e nella natura in un periodo di lutto. Helen però non se ne va a camminare nei boschi. Si isola e vive per mesi a contatto con un essere non umano: un essere selvaggio completamente dominato dal bisogno di uccidere. Helen ama la sua astore e a poco a poco s’identifica completamente con Mabel, guarda il mondo con i suoi occhi, rinuncia alla propria umanità. Quando viene la rinascita? Quando Helen comincia a percepire, con il corpo prima che con la mente, che la sua attività è parte della malattia, non della cura. Un giorno Mabel, ferocemente affamata, confonde Helen, nascosta fra i cespugli, con la sua preda e la colpisce con violenza in piena fronte. Con il viso coperto di sangue, Helen si riscuote. “Tornai a casa, mi sedetti sul divano e scrissi il discorso in memoria di mio padre”. Quel discorso che non riusciva a scrivere da mesi le esce “di getto nel giro di venti minuti, con un piccolo cerotto rotondo appiccicato in fronte”. Alla commemorazione Helen racconta un episodio molto bello dall’infanzia di suo padre e ritrova l’abbraccio delle tante persone che l’hanno amato. Durante il viaggio di ritorno, finalmente, ha “il cuore che canta”. Però è anche “furibonda con se stessa”: come ha potuto dimenticare che “le mani umane sono fatte per tenere altre mani”?
Recensione di Andrea Casalegno
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Gli eBook venduti da IBS.it sono in formato ePub e possono essere protetti da Adobe DRM. In caso di download di un file protetto da DRM si otterrà un file in formato .acs, (Adobe Content Server Message), che dovrà essere aperto tramite Adobe Digital Editions e autorizzato tramite un account Adobe, prima di poter essere letto su pc o trasferito su dispositivi compatibili.
Gli eBook venduti da IBS.it sono sincronizzati automaticamente su tutti i client di lettura Kobo successivamente all’acquisto. Grazie al Cloud Kobo i progressi di lettura, le note, le evidenziazioni vengono salvati e sincronizzati automaticamente su tutti i dispositivi e le APP di lettura Kobo utilizzati per la lettura.
Clicca qui per sapere come scaricare gli ebook utilizzando un pc con sistema operativo Windows
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore