L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Che la vecchiaia non coincida con l’età anagrafica è un dato acquisito da tempo. Le definizioni di ‘vecchiaia’ possono essere diverse. ‘Un ingorgo di deficit’: la definizione di Regis Debray riassume perfettamente la sostanza di tale condizione, intesa come diminuzione delle funzioni di apparati e organi col passare del tempo e del manifestarsi di deficit funzionali d’organo e in particolare del sistema nervoso. Quest’ ultimo – il cervello in particolare – gioca un ruolo da protagonista indiscusso nel condizionare l’invecchiamento. Infatti l’età di un individuo la giudichiamo non dall’ età anagrafica, ma dal suo comportamento (andatura, eloquio, interessi, reattività, tono dell’umore, socialità, reazioni emozionali, ecc) che ovviamente in primis è condizionato dal modo in cui il cervello svolge le sue molteplici funzioni. In tal senso il processo mnemonico ha un ruolo fondamentale, articolato in tre fasi (codifica, memorizzazione, ricordo) che vedono coinvolti ippocampo e varie aree di corteccia cerebrale (occipitale, temporale, frontale). Con l’invecchiamento i più penalizzati sono i neuroni dell’ippocampo ( perdita e modificazione dei contatti sinaptici) e la codifica , la memorizzazione e il ricordo ne risentono particolarmente. Certo con l’invecchiare si è soggetti a dimenticanze, ma spesso si tratta di un ‘oblio benigno’, prevalentemente dovuto a deficit di attenzione. Ma l’invecchiamento ‘fisiologico’ è condizionato negativamente anche da fattori psico-sociali, quali la depressione, la perdita di scopi e di ruoli, la noia; ma analogamente risente positivamente di compensazioni, quali l’esperienza passata, le abitudini acquisite, gli affetti. Ampia parte del libro è dedicata infine alle malattie neurodegenerative (Alzheimer, Parkinson, corea di Huntington, SLA). Argomenti delicati, complessi trattati con straordinaria chiarezza, fruibili da tutti i lettori.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore