Nobile - una delle principali teste teoriche esistenti in Italia, ma non riconosciuto «ufficialmente» tale perché fuori dalle accademie, dalla televisione, dai partiti e dai giornali - lavorava da tempo alla ricostruzione storiografica ed economica delle conseguenze del Patto Hitler-Stalin siglato nell'agosto 1939, che permise la duplice invasione della Polonia e l'inizio della Seconda guerra mondiale. Ha poi scritto alcune analisi molto attuali sulle motivazioni dell'imperialismo russo nel reprimere i pochi Stati dell'ex Urss in cui può permetterselo, spiegando che la logica è sempre la stessa: il sogno dittatoriale di ricreare l'Impero euroasiatico dell'epoca zarista. Quelle analisi e altro sono confluite in questo libro. Un libro che attacca duramente la «sinistra reazionaria», cioè quella parte della ex sinistra che si è schierata contro la Resistenza ucraina. Quindi un libro polemico che affronta un tema d'attualità politica fornendo tutte le analisi indispensabili sul piano storico, economico, politico e anche militare. (di M. Nobile si veda il recente 'Un solo mondo, una sola salute. Capitalismo, pandemie ed ecosistemi', pp. 352 - E. 20 (2021) 97888-457-0341-6). Fin dai primi giorni dell'invasione russa dell'Ucraina, Michele Nobile, il polacco Zbigniew Kowalewski, l'argentino Horacio Tarcus, il francese Michel Antony, Antonella Marazzi e Roberto Massari avviarono su Utopiarossa.blogspot.com una campagna d'informazione sui precedenti storici di tale invasione: come l'Ucraina avesse patito sotto lo zarismo, poi sotto il bolscevismo, sotto lo stalinismo (il genocidio noto come holodomor), il breznevismo e infine sotto l'imperialismo del regime putiniano, nonostante l'indipendenza conquistata nel 1991. Fu poi lanciata - sempre sullo stesso blog - una campagna internazionale a sostegno della Resistenza ucraina, riscuotendo un successo sbalorditivo: alcune migliaia di firme da 46 Paesi o nazionalità. Ebbene, alcun testi di M. Nobile che furono in gran parte alla base di quella campagna internazionale (tuttora in corso) sono confluiti in questo lavoro comparativo tra le invasioni del 1939 e le mire espansionistiche (imperialistiche e coloniali) del regime putiniano. In appendice, un testo polemico di Massari sul neutralismo pacifista che in realtà concede una copertura all'aggressione di Putin e una spiegazione del termine da lui coniato di «hitlero-comunismo» per coloro che sostengono tutte le aggressioni russe, comprese quelle sovietiche fatte in alleanza col nazismo.
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