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Piccola confessione: sul mio comodino, insieme ad un libro religioso/teologico ed uno storico e/o biografico, c'è (quasi sempre) un romanzo o una serie di racconti di L.M. Montgomery, più conosciuta come l'autrice di "Anna dai capelli rossi". L'ho scoperta nel 2019, quando cercavo libri per ragazzi da leggere in classe, e da allora non riesco a disintossicarmi. Mi piace la sua ironia, una certa leggiadria, la capacità di ritrarre personaggi buffi e ben definiti e situazioni paradossali. La parte che mi piace di meno è il dilungarsi per pagine nella descrizione dei paesaggi: ecco, questo a volte me la rende un pochino pesante, ma per il resto le devo molto della serenità di questi ultimi tre anni. "Un'intricata matassa" è appunto un'intricato intreccio di personaggi che all'inizio mi ha messa a dura prova: ho persino dovuto farmi due foglietti con i vari nomi/soprannomi per poterci capire qualcosa; poi, una volta individuati i personaggi principali, è tutta in discesa. La storia é quella di un clan: i Dark e i Penhallow. Tutto ruota attorno ad un'antica brocca, cimelio di famiglia, di nessun valore economico ma che tutti vogliono ereditare dalla "zia Becky". Lei, però, una matrona bizzarra e dalla lingua affilata, ha posto delle condizioni... Così vediamo uomini che cercano di smettere di imprecare, scapoli alla disperata ricerca di una moglie, donne che si emancipano, sogni sbagliati che per Grazia si infrangono, matrimoni che si ricuciscono, odio, amori, speranze ecc. ecc. fino al gran finale: chi erediterá la brocca? E qua devo dire che il finale non me lo aspettavo... Per me è stato uno spasso. Una nota: in verità la maggior parte dei classici romanzi dell''800 che noi consideriamo "da ragazzi", era al loro apparire rivolto ad un pubblico adulto.
A questo libro delizioso non posso che dare cinque stelle. La Montgomery ci regala una carrellata di personaggi pittoreschi fra cui spuntano quattro protagoniste le cui storie ruotano attorno alla vecchia brocca di famiglia. Grazie alla casa editrice Jo March per averci regalato anche questo gioiellino
Un romanzo bellissimo e coinvolgente, mai tradotto prima d’ora, che non si può fare a meno di amare. Maud è una scrittrice con un magico e inquietante potere: sa esattamente come colpire ed emozionare ogni lettore con le sue storie e la sua ironia e "Un’intricata matassa" non fa eccezione. Un elogio particolare va alla casa editrice Jo March e alla traduttrice, Elisabetta Parri, il cui immenso amore per Maud traspare in ogni pagina del libro. Ѐ così che si deve amare un autore. Questa sua passione nonché competenza sulla scrittrice ci coinvolgono nel profondo, ci fanno amare ancora di più i personaggi creati dalla penna di Maud. Ho particolarmente apprezzato, oltre all’interessante introduzione di Cristiano Ragni, la nota di traduzione, nella quale Elisabetta spiega con chiarezza che cosa si intende per fedeltà di un’opera. La sua visione rispecchia totalmente il mio pensiero. Da seria esperta qual è, la traduzione di Elisabetta rispetta pienamente le scelte stilistiche e linguistiche di Maud e soprattutto la sua volontà. Per quanto riguarda la trama del libro, ecco che dalla vecchia brocca di famiglia lasciata in eredità dalla capricciosa e temibile zia Becky (la quale mi ha ricordato la mia nonna paterna) si diramano personaggi (quattro eroine) e numerose storie di vita, ognuna delle quali ci faranno seriamente riflettere . Essi diventano vivi, prendono vita dinanzi ai nostri occhi in tutta la loro fragilità, mettendo in mostra pregi e difetti. Maud ci ricorda che, nonostante la vita stessa sia “un’intricata matassa”, essa merita comunque di essere vissuta e che la felicità va ricercata con coraggio. Noi non possiamo fare altro che incantarci e riflettere su quanto fantasia e realtà siano indissolubilmente intrecciate l’una all’altra, così come la gioia e il dolore. Sono due facce della stessa medaglia.
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