Il libro intende approfondire, a tal fine coniugando regole e principi del diritto civile e del diritto bancario, la sorte del contratto di interest rate swap nelle ipotesi in cui l’intermediario, prima della conclusione dell’accordo, non comunichi al cliente le informazioni relative al mark to market, ai costi impliciti ed agli scenari probabilistici. In questi casi, il cliente si trova a concludere il negozio senza essere stato effettivamente posto nelle condizioni di percepire la misura dell’alea che il predetto negozio porta con sé. Diviene dunque rilevante l’esplicazione dell’autonomia contrattuale senza il possesso di un adeguato grado di consapevolezza concernente effetti e scenari fondamentali ai fini dell’appezzamento della convenienza dell’affare avuto di mira. Dato atto dell’uniformità dell’orientamento maturato in seno alla Suprema Corte successivamente all’intervento delle Sezioni Unite del 2020, l’indagine si è mossa lungo il delicato crinale del contenimento degli effetti, dalla portata dirompente, conseguenti all’applicazione della categoria della nullità in materia di prodotti derivati. Il tutto al fine di limitare l’estensione delle conseguenze derivanti dalla pronuncia di nullità che, compromettendo il valore della certezza dei traffici giuridici e, di conseguenza, riducendo la fiducia degli operatori nel mercato, potrebbero produrre effetti assai negativi sul sistema. Da ultimo, il volume indaga se, nella ipotesi di specie, ci si possa avvalere di altri strumenti privatistici, focalizzandosi sul principio di autoresponsabilità che sempre più si va imponendo anche nell’ambito dell’intermediazione finanziaria; ciò al fine di comprendere come esso possa effettivamente incidere su un eventuale giudizio risarcitorio e/o risolutorio.
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