Telemann scrisse concerti per tutti gli strumenti a fiato che venivano usati ai suoi tempi, spaziando dall’oboe e dall’oboe d’amore al flauto traversiere, al flauto dolce e al flauto pastorale. Essendo in grado di suonare la maggior parte di questi strumenti, il grande compositore di Magdeburgo scrisse parti solistiche estremamente idiomatiche, che mettevano in evidenza tutte le risorse tecniche ed espressive di ogni strumento e sapevano infallibilmente conquistare tutti i solisti chiamati a eseguirle. Questi concerti prevedono una straordinaria varietà di formazioni strumentali – spesso del tutto insolite per gli standard dell’epoca – di forme e di pratiche concertistiche e non di rado ensemble numericamente molto vasti. Dalla fantasmagorica commistione degli stili italiano, francese, tedesco e polacco che caratterizza queste incantevoli opere scaturisce un affascinante microcosmo pervaso da un’incontenibile gioia e fantasia ed è proprio per questa unicità stilistica che la CPO ha deciso di avviare l’impegnativo progetto di un’integrale dei concerti per strumenti a fiato di Telemann con gli ensemble di strumenti originali La Stagione Frankfurt e Camerata Köln diretti da Michael Schneider. Tre anni dopo l’uscita dell’ultimo volume, oggi l’etichetta tedesca riunisce queste straordinarie gemme del repertorio strumentale barocco in un cofanetto di otto dischi offerto a un prezzo particolarmente conveniente. «Tenuti insieme da un solido centro di gravità costituito da uno stile originale chiaramente delineato e per questo facilmente riconoscibile, i concerti per strumenti a fiato di Telemann rivelano un universo di musica ricca di sensibilità, un ambito in cui viene a trovarsi gradevole ospite anche l’ascoltatore odierno, che può apprezzarne le infinite meraviglie e rendersi conto di persona del motivo che spinse molti contemporanei di Telemann a considerarlo una delle personalità musicali più grandi dell’epoca». Il professor Wolfgang Hirschmann deve essere ringraziato non solo per aver scritto le ampie e informatissime note di copertina, ma anche per aver aggiunto nel booklet dell’ottavo disco una lista dettagliata di tutti i concerti presentati negli otto volumi, con l’indicazione degli ensemble strumentali, della tonalità, del numero di catalogo TWV e del track e del disco in cui si trovano.
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