È la sera del 23 aprile del 1972. La cena della domenica è finita, ma la settimana ci riserva ancora un momento di svago. Il grande varietà: Teatro 10. Mina e Alberto Lupo hanno un ospite molto speciale. Si chiama Lucio Battisti, il principe della musica leggera italiana. Il principe e la regina della canzone si incontrano per la prima volta al centro della scena. L'orchestra tace, calano le luci, la band comincia a suonare e loro a cantare. Ma quando Mina e Lucio finiscono l'esibizione, il lunghissimo applauso del pubblico lascia il posto a un lungo silenzio. Mina e Lucio non s'incontreranno più sul palcoscenico. In cuor loro hanno già deciso di lasciare le luci dello show business: per fare e vivere la loro musica non ne hanno bisogno. Il loro addio è cominciato oggi, 23 aprile 1972. E presto anche l'Italia non sarà più la stessa. Quest'ultimo spettacolo chiude la nostra età dell'innocenza e dell'entusiasmo. Da domani nelle case si comincerà a parlare di crisi, di recessione, di terrorismo. Una notte senza sogni. Il libro di Enrico Casarini fotografa questo momento favoloso e drammatico della nostra storia. La vicenda della grande serata di Teatro 10 si intreccia con la vita quotidiana del Paese. L'epopea televisiva di Mina e Antonello Falqui e le prime azioni delle Brigate rosse. Battisti che incide i suoi capolavori. L'arrivo dei computer, dei videoregistratori e dei tv-color, gli scandali che chiudono la "Dolce vita" e i drammatici gialli politici di Feltrinelli e Calabresi.)
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