Mentre i leader di altri paesi cercavano soluzioni per combattere la più grande pandemia della storia moderna, il presidente americano Donald Trump era davanti alla TV. Ogni giorno Trump guarda più di sei ore di Fox News, un’abitudine che il suo staff fa ricadere nella categoria “executive time”, tempo dedicato a governare. Nel gennaio 2020, quando Fox ha iniziato a minimizzare la COVID-19, il presidente ha immediatamente condiviso questo approccio. A marzo, quando il virus si è diffuso in modo incontrollato, il principale anchorman di Fox, Sean Hannity, ha etichettato “questa isteria da coronavirus” come un “nuovo inganno” della sinistra. Milioni di americani hanno preso le parole di Hannity e Trump come certezze, finché alcuni di loro hanno iniziato ad ammalarsi. Inganno racconta la storia contorta della relazione tra Donald Trump e Fox News, il principale canale TV via cavo degli Stati Uniti. Dal momento in cui Trump è sceso dalla scala mobile dorata della Trump Tower per annunciare la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2016 fino alla sua assoluzione dalle accuse di impeachment all'inizio del 2020, i conduttori di Fox hanno fatto eco alle sue menzogne e infangato i suoi nemici. Brian Stelter, anchorman e capo della redazione media di CNN, ha parlato nel corso di due anni con oltre 250 dipendenti, attuali ed ex, di Fox News, nel tentativo di comprendere come funziona al suo interno l'impero mediatico multimiliardario di Rupert Murdoch. Alcune delle rivelazioni sono allarmanti. “Non è che noi crediamo per davvero a tutte queste cose”, spiega un produttore. “Diciamo semplicemente alle persone di crederci”. Al centro della storia c'è Sean Hannity che, in seguito alla morte di Roger Ailes, la mente dietro la creazione di Fox News, regna sovrano nella rete che gli paga uno stipendio di 30 milioni di dollari l'anno. Stelter descrive le violente tensioni all'interno di Fox tra i lealisti di Trump e i pochi giornalisti rimasti. Rivela perché colui che era il conduttore più importante degli spazi di attualità, Shep Smith, si è dimesso disgustato nel 2019, perché un ex anchorman ha dichiarato “se resto qui, mi ammalerò di cancro”, e in che modo Donald Trump ha sfruttato il vuoto di leadership al vertice della rete per prenderne di fatto il controllo. Includendo notizie e dettagli inediti, Inganno denuncia le star del mondo dei media che traggono profitti scandalosi promuovendo la propaganda del presidente e radicalizzando la destra americana. È un libro per tutti quelli che, leggendo le notizie di attualità, si chiedono: come siamo arrivati a questo punto? “Un resoconto accurato e definitivo della relazione incestuosa tra Trump e la sua emittente preferita – e di quanto sia denigrante per la democrazia il fatto che Fox sia un organo di propaganda della Casa Bianca mascherato da giornalismo conservatore” — The New York Times Book Review “L’analisi di Stelter va oltre le notiziole piccanti sulle scappatelle extraconiugali (anche se ce ne sono molte), e rivela invece una collusione che minaccia i pilastri della nostra democrazia” — The Washington Post “Una profonda e scoraggiante immersione nell’intersezione nefasta tra politica, cospirazione, menzogne e denaro offerta da Donald Trump e Fox News” — Kirkus Reviews Brian Stelter è a capo della redazione media di CNN Worldwide ed è il conduttore di Reliable Sources, il programma che ogni domenica analizza le storie dal mondo dei media. Prima di entrare a far parte di CNN nel 2013, Stelter era un media reporter del New York Times. Il suo primo libro, “Top of the Morning”, bestseller del New York Times, ha ispirato la serie drammatica di Apple TV+ “The Morning Show”, di cui Stelter è stato anche consulente per la produzione. È anche il produttore esecutivo del documentario della HBO “After Truth: Disinformation and the Cost of Fake News”. Vive a New York con sua moglie e due figli.
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