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L'informe nell'arte contemporanea
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Autore:
Editore:
Collana:
Anno edizione:
2011
In commercio dal:
10 ottobre 2011
Pagine:
128 p.
EAN:
9788842503460
2,33/5
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Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Martina Tabarelli
11 novembre 2019
Una piccola grande domanda si spalanca davanti a noi in apertura a questo saggio: “Cos’è l’informe?”. Sicuramente non è una risposta facile quella che ci si aspetta, e forse non basterebbero le dense pagine di questo libro a risolvere tutti gli intrecci che si nascondono dietro il velo dell’Informe. Quella di “mancanza di confini ben definiti” è una nozione che, a prima vista, potrebbe apparirci come totalmente distante dalla nostra vita e quotidianità. Quello che non sappiamo è che vi siamo pienamente immersi. La materia, l’elettricità, le onde elettromagnetiche e le particelle subatomiche sono ormai dei pilasti fondanti della nostra vita e della nostra società virtuale. Proprio da qui parte la riflessione sull’Informe: ciò che oggi fonda la nostra esistenza, un tempo non esisteva e la sua comparsa nel mondo ha rivoluzionato per sempre anche le sorti dell’arte. Quello di Pasini è un viaggio che parte da lontano: richiama alla nostra attenzione i grandi del passato, da Leondardo a Monet, quasi cogliendolo di sorpresa ancora immerso nel suo stagno di Ninfee, fino ad arrivare ai pittori dell’indeterminazione, Mirò e Gorky. Nonostante la distanza stilistica e temporale di tutti questi autori, il percorso tracciato nel testo sembra effettivamente viaggiare su una linea continua, che esamina i flussi e i riflussi della storia dell’arte e che, come cera calda, si modella di volta in volta attorno alle innovazioni e alle novità delle diverse epoche storiche. Con una grande attenzione stilistica e metodica che non lascia nessuna parola al caso, il libro di Pasini si snoda tra le pietre miliari della storia dell’arte contemporanea, da qui prendono vita riflessioni e integrazioni di letteratura e scienza, all’apparenza simili a microcosmiche storie forgiate in piccoli, ma fondamentali dettagli all’interno di un grande scudo di Achille. Lasciarsi guidare nel «regno dell’inafferrabile» è un’esperienza che vi farà vivere la storia dell’arte mai più come prima.
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Ferrena Cecilia
09 gennaio 2010
Gianluca ha perfettamente ragione. Ho impiegato più tempo a cercare sul vocabolario le decine di termini mai letti (anche su testi scientifici), e mai sentiti in centinaia di conferenze su temi analoghi, che quello dedicato allo studio. Icasticità, agotismi, agnizione, ontogenesi, fitogenesi, palindromo, chiasmo, aporia, mnestica, ascesi, introibo, allotrio, olistico, sono solo alcuni termini dell'immenso campionario linguistico del prof. Pasini; ognuno di questi termini ha dei sinonimi di uso comune, ma se fossero stati usati, il testo sarebbe stato comprensibile, cosa che, evidentemente, il prof. Pasini non ritiene utile per l'apprendimento degli studenti.
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Gianluca
31 ottobre 2006
Ma le regole basilari di semplicità nello scrivere dove sono in questo testo? L'autore crede che mettere insieme italiano, inglese, francese, tedesco etc etc, in una stessa frase sia segno di elevata cultura? E poi questo uso frequente di parole come copula e amplesso e ancora coito.... Ed inoltre. L'uso continuo di parole in disuso ma che forse per l'autore sono dotte...mah! Cari Professori più semplicità!!!
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