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Una commedia robotica divertente come Daitarn 3 e Daltanious, Trider G7 è forse meno famoso di loro ma (quasi) altrettanto valido. Ogni episodio è basato sulle vicende dei simpatici protagonisti umani (memorabile la scena ricorrente del Signor Kakikoji che corre con la sua bicicletta sgangherata a prendere il giovane Presidente Watta Takeo durante la scuola), i nemici hanno pochissimo spazio e quasi non si capisce perché attacchino gli avamposti umani nello spazio anziché la Terra, ma non importa, le battaglie sono comunque spettacolari e durano giusto il tempo necessario. Questa edizione è essenziale, niente contenuti extra, ha però un grosso difetto: i sottotitoli sono fedeli al giapponese solo per i primi 12 episodi, questo impedisce la comprensione completa di alcune battute che, come spesso accade nelle edizioni storiche italiane, possono risultare un po' confuse, imprecise o misteriosamente cambiate.
I ricordi sono una bella cosa, poi si cresce e ci si rende conto che non tutti gli eroi di una volta sono belli come si pensava. Trider fa parte di questa categoria e gli scontri robotici sono mediamente abbastanza tediosi. Dove Trider si distingue è tutto il resto. Non si era mai visto un gruppo tesissimo per il consumo di missili e sempre in bolletta. Non tanto per dire, i problemi di approvvigionamento e l'aumento dei prezzi si riflettono ad esempio nei piatti che qualche volta sono desolatamente poveri. Il cast della Takeo Company, la società di trasporti e servizio scorta che usa il Trider per questi scopi, è quanto di più normale ci sia: un vecchio contabile preoccupatissimo delle spese e con tanti figli, il meccanico ex-sordomuto, un impiegato mediocre e una segretaria tanto carina quanto modesta. Nel cast è compreso anche il pilota del Trider che è nientemeno che un ragazzino di 12 anni, Watta, abbastanza testa calda e orfano di padre. Con Watta vengono a orbitare anche i personaggi a lui vicini: Mamma e sorellina, compagni di scuola e professori. Particolarmente importante è il professor Daimon che per quanto spesso in contrasto con Watta, ne è per lui una figura paterna. Così da una parte abbiamo episodi incentrati su un impero spaziale che tenta di soggiogare il sistema solare, dall'altra ci sono tutti i problemi di Watta e di coloro che gli stanno intorno. E sono di solito la parte più importante (e anche interessante) degli episodi, tanto che in alcuni lo scontro robotico è solo una comparsata istituzionale e anche io ne avrei fatto volentieri a meno. In conclusione il Trider si fa apprezzare più per le problematiche sociali che investo Watta e compagni che per i combattimenti fra robot.
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