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Incontri e agguati - Milo De Angelis - copertina
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Incontri e agguati

Descrizione



Vincitore del XXXI Premio letterario Giuseppe Dessì - sezione poesia.

Una ricognizione sulle avventure mentali di un passato ormai remoto e sul loro quotidiano scontrarsi doloroso e frontale con l'idea di un precipizio assoluto, di un risucchiante nulla infinito; e poi il riemergere di giovani volti e figure, di minime vicende, salvate, chissà perché, dalla memoria: e infine il resoconto, condotto con oggettiva esattezza, di un drammatico fatto di cronaca, di un episodio di tenero amore e orribile violenza. Sono questi i tre momenti essenziali, quanto mai ricchi di situazioni e implicazioni interne, della nuova opera di Milo De Angelis. Un libro di straordinario rigore e coraggio, dove il pensiero della morte, con le sue impietose incursioni, tende un arco ininterrotto tra tempi lontani e presenti, dove la sua acuta invadenza si affaccia, anche "nei traffici dell'amore". Eppure, il personaggio che ne subisce gli attacchi - l'io lirico - che ne viene aggredito non cessa, neppure per un istante, di resistere, ma cerca ripetutamente di venire a umani patti o opporsi in trattative con quell'ombra inumana e sinistra che lo perseguita. Un cimento, dunque, che sulla pagina riesce a tradursi in una testimonianza in continua tensione, e dove una salvezza, sempre sentita come parziale e provvisoria, si realizza grazie a quello strumento formidabile che è la parola nella forma e nel fiato del verso. Ed ecco allora che il poeta riesce ad autodefinirsi, con una saggia pacatezza, antiretorica e duramente conquistata, come "un povero fiore di fiume"...
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Dettagli

2015
1 giugno 2015
65 p., Brossura
9788804654988

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Gabriele
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In "Incontri e agguati", ottavo sigillo di un percorso artistico pluridecennale impervio e rettilineo, fecondo e straripante, Milo De Angelis (poeticamente parlando) si apre agli altri, specialmente nella prima sezione, come non si era aperto fino ad ora, traghettando lacerti e spezzoni della propria vita, ma anche della nostra, da una costa del libro a un’altra; tracciando una linea telescopica a congiungere l’inchiostro della penna di chi scrive, quindi l’autore, con il sudore emotivo nelle dita di chi legge, cioè il pubblico. La prima sezione, dal titolo "Guerra di trincea", sembra contenere dentro di sé diciannove pedine della stessa scacchiera, separate l’una dall’altra ma concentrate in pochi metri quadrati di respiro versificatorio. Se in "Guerra di trincea" i due protagonisti indiscussi, in un rapporto serrato e sfiancante, sono l’io lirico e la morte, in "Incontri e agguati", seconda sezione eponima, invece, predomina più un lieto e inaspettato alternarsi di ritrovamenti e di schiarite fra l’io lirico e l’Altro, massimo punto di contatto esperienziale volto a lenire l’inarrestabile incedere della finitudine terrestre. Con "Alta sorveglianza", la terza sezione di "Incontri e agguati", il lettore viene catapultato nel ristretto e poco conosciuto (pubblicamente) mondo del carcere, precisamente in una storia reale macchiata da delitto efferato verso una giovane donna e ricostruita per nitidi frammenti, incastri residuali di dialoghi a più voci e monologhi interiori che esteriorizzano, quasi volendolo esorcizzare, un peccato mortale che rimbomba dentro di sé come perpetuo rimorso. Professore e detenuto fagocitano versi per un poemetto di ventiquattro silenti lezioni numerate: cammino inesorabile verso una cruda forma di verità diventata, in maniera spiazzante, poesia.

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Milo De Angelis

1951, Milano

Milo De Angelis vive a Milano, dove è nato nel 1951. Attivo in vari campi della letteratura, ha diretto la rivista di poesia "Niebo". Ha pubblicato alcuni volumi di versi: Somiglianze (Guanda 1976), Millimetri (Einaudi 1983), Terra del viso (Mondadori 1985), Distante un padre (Mondadori 1989), Tema dell'addio (Mondadori 2005, Premio Viareggio), Quell'andarsene nel buio dei cortili (Mondadori 2010). Come saggista ha raccolto i suoi testi in Poesia e destino (Cappelli 1982) mentre nella sua attività di traduttore dal francese e dal latino ha collaborato alle edizioni italiane di Blanchot, Baudelaire, Lucrezio, Virgilio; le sue opere sono state diffuse in traduzione sia in Francia che negli Stati Uniti. Ha inoltre pubblicato una fiaba La corsa dei mantelli (Guanda 1979; Marcos y...

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