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In lotta contro il destino. Lettere (1945-1959)
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In lotta contro il destino. Lettere (1945-1959) - Albert Camus,Nicola Chiaromonte - copertina
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In lotta contro il destino. Lettere (1945-1959)

Descrizione


Testimonianza, talvolta commossa e commovente, dell’«amicizia tanto intensa e pudica» che uní per due decenni due giganti del secolo scorso, la corrispondenza tra Albert Camus e Nicola Chiaromonte svela, attraverso la «dura fraternità degli uomini in lotta contro il destino», i segni di una stessa condizione umana e di un comune atteggiamento dello spirito nei confronti della barbarie e della violenza, che farà dire a Camus nel 1954: «Io l’avevo riconosciuta e lei era tra le decine di esseri con i quali avevo sempre vissuto, anche in loro assenza».

«Il carteggio di Nicola Chiaromonte con Albert Camus conferma la finezza e l’umanità, lo scrupolo, i rovelli, la passione mai gridata dell’intellettuale lucano; e riserva piú di una sorpresa». - il manifesto

«Bisogna essere stati soli e randagi per sapere il valore dell’ospitalità». Nella primavera del 1941, prostrato dalla perdita di Annie Pohl, la sua prima moglie, e dalla sensazione di non avere piú speranze, Nicola Chiaromonte decide di partire per Marsiglia, facendo poi rotta per l’Africa. Fugge da un’Europa devastata dalla guerra, fugge soprattutto dalla Francia, da «tutto ciò che poteva essere dolcezza, compagnia, consolazione»: la cerchia degli amici, innanzi tutto, e poi Parigi, la città raggiunta nel 1934 da esule antifascista, dove ha conosciuto Annie e stabilito un intenso sodalizio spirituale con l’intellettuale libertario italo-russo Andrea Caffi. Giunto ad Algeri, viene introdotto nel gruppo dei giovani artisti, scrittori e giornalisti che, riuniti attorno ad Albert Camus e alla Maison Fichu, cercano di ricreare, grazie all’attività teatrale, un’esperienza fraterna ed egualitaria, ispirata alla bellezza e alla libertà. All’epoca del loro primo incontro, Albert Camus ha appena terminato i suoi tre «Assurdi» – un romanzo, Lo Straniero, un saggio, Il mito di Sisifo, e una tragedia, Caligola – che esaminano il problema della società e del nichilismo contemporanei. Per Chiaromonte, tuttavia, la frequentazione di Camus e della sua cerchia, non è che l’occasione per ritrovare, in terra africana, «la Francia amata, il calore puro e netto dell’amicizia francese». Soltanto qualche anno dopo, leggendo le opere dello scrittore francese a New York, Chiaromonte comprende che una profonda affinità spirituale lo unisce all’autore dello Straniero. Dall’esilio americano, durante i drammatici anni di guerra che condussero alla disfatta di Hitler e alla bomba atomica, dà allora avvio a un intenso scambio epistolare con Camus che dura fino alla morte di quest’ultimo avvenuta nel 1960.

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Dettagli

2021
26 agosto 2021
256 p., Brossura
9788854520585

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Corrispondenze speculative

Qui e ora. Quali soluzioni? Quale svolta possibile o necessaria? La vita, per Camus è esistenza d'impatto, bisogna pertanto coglierne i frutti nell'immanenza; evitando di fare immiserire la propria vitalità nelle ideologie trascendentali o di regime. L'amore per la vita è sconsolatamente battagliero, agonistico, dissacratore. L'algerino, di nascita, è esistenzialista allo stato puro; allo stesso tempo si industria concettualmente affinché vi sia una lotta continua contro il male di vivere. Per cui passa, con fermezza d'animo, dall'essere tacciato di pessimismo a essere insignito del titolo di guerriero sopravvissuto allo scontro per l'affermazione della nobiltà morale dell'uomo. "Nella luce, il mondo resta il nostro primo e ultimo amore. I nostri fratelli respirano sotto il nostro stesso cielo, la giustizia è viva."

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Albert Camus

1913, Dréan

Scrittore, filosofo, saggista, drammaturgo e anarchico francese, importantissimo esponente dell'esistenzialismo. Albert Camus nacque in Algeria, dove studiò e iniziò a lavorare come attore e giornalista. Affermatosi con il romanzo "Lo straniero" e con il saggio "Il mito di Sisifo", raggiunse un vasto riconoscimento di pubblico nel 1947 con "La peste". Dal 1940 a Parigi, partecipò alla resistenza. Nel dopoguerra fu caporedattore del giornale "Combat". Nel 1957 ebbe il nobel per la letteratura (con questa motivazione: "per la sua importante produzione letteraria, che con chiarezza e onestà illuminai problemi della coscienza umana nei nostri tempi"). Morì in un incidente automobilistico, a Villeblevin. Fra i titoli più celebri di Camus...

Nicola Chiaromonte

(Rapolla, Potenza, 1905 - Roma 1972) giornalista e critico italiano. Antifascista, rifugiatosi in Francia e negli Stati Uniti, nel dopoguerra diresse con I. Silone la rivista «Tempo presente». Critico teatrale del «Mondo» e de «L’Espresso», riunì i suoi scritti teatrali in La situazione drammatica (1959), quelli letterari in Credere e non credere (1971).

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