1 aprile 1951: Gaetano Pollio, arcivescovo di Keifeng, nella Cina centrale, viene arrestato perché «controrivoluzionario». Accadrà lo stesso, negli anni successivi, agli altri tre protagonisti di questo libro: un documento eccezionale sul maoismo, scritto da testimoni diretti che hanno subìto lunghi anni di prigionia nei laogai. Considerati pericolosi «nemici del popolo» solo perché cristiani. La violenza del comunismo maoista contro il cristianesimo è una pagina di storia troppo a lungo dimenticata. Queste voci costituiscono una testimonianza di fede preziosa ancor oggi. «I martiri della Chiesa di Cina appartengono all’intera cristianità. È nostro dovere presentare le loro testimonianze perché alimentino la fede dei cristiani di tutto il mondo» Cardinale Joseph Zen Ze-kiun, vescovo emerito di Hong Kong «Questo libro vince il silenzio sulla persecuzione anticristiana in Cina nel periodo del maoismo. Penso che aiuterà a non tacere anche sulle persecuzioni attuali» Bernardo Cervellera, direttore di AsiaNews )
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