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Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2003
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Libero mercato, stato-nazione, aristocrazia finanziaria, interessi popolari, diritti umani, organizzazioni non governative. sono solo alcuni degli argomenti affrontati da Michael Hardt e Toni Negri nel loro saggio dedicato ad un tema di scottante attualità: il fenomeno della globalizzazione e le sue conseguenze politiche. "Assieme al mercato mondiale e ai circuiti globali della produzione sono emersi un nuovo ordine globale, una nuova logica e una nuova struttura di potere: in breve una nuova forma di sovranità." In questo pensiero sta il fulcro della tesi propugnata dai due autori che definiscono Imperoil nuovo soggetto politico che regola gli scambi mondiali e ne illustrano la formazione, lo sviluppo attuale e gli orizzonti futuri. Secondo il , professore della Duke Univerity e il filosofo padovano, l'Impero, superando il concetto di stato nazione, si configura come "un apparato di potere decentrato e deterritorializzante" che non poggia su confini e barriere fisse e non risponde a un'autorità suprema. Non è infatti da confondere con l'imperialismo del passato che fa capo a un paese leader. Si tratta piuttosto di un "concetto che esige un approccio essenzialmente teorico", altresì caratterizzato dalla mancanza di limiti temporali e sociali. Al di fuori della storia, l'Impero non si limita a "regolare le interazioni umane ma cerca di dominare direttamente la natura umana". La totalità della vita sociale è oggetto del suo potere; per questo costituisce una "forma paradigmatica del biopotere". In questo contesto tuttavia non manca un spazio e una possibilità d'azione per le forze che vi si oppongo: attraverso le lotte e il dissenso "la moltitudine sarà chiamata a inventare nuove forme di democrazia e un nuovo potere costituente che, un giorno, ci condurrà, attraverso l'Impero, fino al suo superamento". In queste istanze si riconoscono le organizzazioni non governative, non profit e per la difesa degli interessi popolari, chiamate a difendere i diritti degli individui che vivono nel mercato globale e ne subiscono le diseguaglianze, espropriati della loro vita e del loro lavoro.
Condotta in una rigorosa prospettiva multidisciplinare, che spazia dalla filosofia alla storia, dall'economia all'antropologia, dalla sociologia alla storia delle idee, la riflessione di Hardt e Negri coniuga l'attualità delle tematiche alla puntualità e al rigore dell'analisi, rivelandosi uno dei più articolati e ambiziosi tentativi di interpretazione della nostra epoca.
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