Oggetto di questo libro sono punti di svolta, strade marginali del progetto che, in un gioco di echi e rimbalzi, permettono di vedere sotto una diversa luce l'attualità. Storie di città, di viaggi, di ricerche d'autore e di committenze, di materiali attraverso i quali istituire "premodernità" o "futuri" sono qui raccolte a moltiplicare l'idea di modernità e l'utilizzo dell'immaginario. Il testo è strutturato in quattro isole. La prima isola è dedicata alle modernità veneziane. Venezia è la città per eccellenza in cui la modernità è stata continuamente perseguita e al tempo stesso ha incrociato maggiori opposizioni quando si è proposta come cartesiana. Nella seconda isola sono raccontati immaginari dettati dall'incrocio di culture differenti. Intenti di modernizzazione e tradizioni locali si manifestano e si combinano grazie al viaggio di pensieri e immagini differenti e alle reazioni che ne conseguono. La terza isola raccoglie idee di modernità scritte da singoli progettisti nel solco di una ricerca personale e condivisa o patteggiata con l'immaginario della committenza e di altri autori. La stessa "figura" dell'autore, la sua posizione nella società, i suoi compiti, la sua storia personale, i suoi successi e fallimenti, il suo rapporto con chi gli chiede di tradurre in architettura il proprio immaginario sono sfaccettature che emergono da questo viaggio nelle derive cercate. Infine nella quarta isola sono narrati immaginari dettati dalla materia, dal ruolo e dalla posizione che assume nel definire uno spazio e nel proiettare un'idea di società, nonché di progresso altro. La struttura ad arcipelago annulla possibili lineari organizzazioni delle storie narrate sulla scala temporale, è essa stessa testimonianza di un'idea di modernità, coincide con la messa in opera di un immaginario dichiaratamente veneziano.
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