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«È il volume monstre! È l'opera capitale nell'opera.» Così, nel 1843, Balzac annunciava la scrittura delle Illusioni perdute: un romanzo esteticamente innovativo e alimentato dalle esperienze centrali nell'esistenza dell'autore (i diversi mestieri del libro e della scrittura, dallo stampatore al giornalista), che narra le vicende del tipografo David Séchard, di sua moglie Ève e soprattutto di Lucien de Rubempré, cognato e amico fraterno di David. Bello, povero e ambizioso, Lucien sogna la gloria poetica e il successo mondano e dalla natia Angoulême si trasferisce a Parigi, certo di procurarsi entrambi. Le sue speranze si riveleranno però illusioni destinate a perdersi tra gli splendori e le miserie della capitale.
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La storia di un ragazzo che sogna di scalare i vertici della società letteraria dell'epoca per scoprire che alla fine "la tanto bramata fama quasi sempre è una prostituta incoronata". Il seguito di questo romanzo, "Splendori e miserie delle cortigiane", è un altro capolavoro, con uno dei personaggi più diabolici in assoluto: Vautrin...
Una storia di disillusioni, di personaggi delineati alla perfezione. Un romanzo più che mai attuale, pieno di spunti di riflessione. Mai sovrabbondante. Sono molto soddisfatta di averlo letto a 30 anni, quando le speranze dei 20 anni si affievoliscono ed entri a contatto con i compromessi della realtà.
Che cosa si può dire di originale di fronte a quest'opera? Nulla, se non un invito a leggerla. La lessi quand'ero ragazzo e l'ho riletta da adulto dopo circa quarant'anni. E' sempre un testo che attira a sé e non consente distacchi. lo posi perché hai altro da fare, ma non vedi l'ora di riprenderlo tar le mani sia per il contenuto, che per lo stile, che per le descrizioni di persone, fatti, pensieri, ambienti. Il linguaggio è fresco, non ostante sia ormai vicino ai due secoli ed anche l'oggetto del romanzo resta assolutamente di prim'ordine. Unica battuta: credo di aver trovato il sostantivo "bonomia" in quantità tale nel romanzo quanto mai in tutti gli altri volumi di qualsiasi genere io abbia letto nella mia vita. E non sono stati pochi... Leggetelo!
Recensioni
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