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Recensioni II

II di La Batteria
Recensioni: 4/5
Coloured Double Vinyl Edition
'La Batteria II' arriva a quattro anni di distanza dall’omonimo esordio, nel mezzo lo spazio per il tributo all’Amore Tossico di Detto Mariano e Claudio Caligari e dei Fegatelli di ottima fattura, tra cui uno crossover incredibile con i Colle Der Fomento. ‘La Batteria II’ è un doppio album nella tradizione del Rock classico degli anni ‘70, incurante e in antitesi con le regole del marketing liquido che vorrebbero tutto diluito in singoli dalla durata radiofonica o al massimo EP di pochi brani. Una sfida che La Batteria ha deciso di affrontare ripartendo dalle atmosfere cinematiche del primo album e allargandone i confini, portando alla luce le mille esperienze e i gusti personali dei suoi quattro componenti attraverso un vero e proprio viaggio in cui epoche e generi si fondono nello stile ormai inconfondibile della band romana. Ne ‘La Batteria II’ convergono livelli compositivi differenti, quello complesso della Fonderia (l’altra band di Emanuele Bultrini, Stefano Vicarelli e Paolo Pecorelli), così come la spinta ritmica delle produzioni di David Nerattini (aka Little Tony Negri) per i Colle Der Fomento, o le contaminazioni infinite dell’Orchestra di Piazza Vittorio, con cui la nostra band condivide il chitarrista Emanuele Bultrini, che è presente nell’album con le partecipazioni di Raul Scebba, Evandro Dos Reis, Ernesto Lopez Maturell e Davide Savarese. Prog-rock, funk, hip-hop, musica classica, elettronica, ritmi latini, italo-disco, psichedelia e hard rock si fondono così in un disco ancora una volta ricco di suggestioni visive, che ricollegano direttamente La Batteria alla grande tradizione italiana della musica per immagini, senza però intrappolarla nei clichè o nella mera copia carbone di un'epoca irripetibile. La Batteria: Emanuele Bultrini (chitarre), David Nerattini (batteria), Paolo Pecorelli (basso) e Stefano Vicarelli (tastiere-synth).
"Nella musica di queste 18 tracce, nessuna delle quali meno che eccellente, emerge la narrazione credibile di un mondo polistratificato che nella maestria dell'esecuzione trova un'immediatezza sorprendente. La grande notizia contenuta in questo disco ammirevole è che il futuro per La Batteria è appena iniziato."
(Disco del mese Treecolore, Rumore Aprile, voto 9)
"Una prova sfacciatamente coraggiosa che non teme il confronto con il formato di album doppio di oltre un'ora di musica e ben diciotto brani."
(Classic Rock Aprile)
"Il nuovo doppio album impressiona per la disinvoltura con cui esplora territori cinematici prendendo a prestito momenti di Rock progressivo, riff Hard Rock, quasi Heavy (Dogma e Megalopoli), sonorità Jazz Fusion anni '70 (splendido esempio in Moviola), brani di Gobliniana memoria (Spirale o Diva) e ritmi funkeggianti (Eldorado, Furfante Amedeo). Affascinante."
(Rockerilla Aprile))
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