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E' un'opera davvero avvincente per la tematica affrontata: la condizione dell'esilio e la dimensione del viaggio da Dante a Pasolini.Nella prima sezione si studia la nobiltà con cui l'Alighieri ha vissuto, accettato ed elaborato la propria condizione di "exul inmeritus" che, attraverso i secoli, ha elevato il poeta ad un livello sublime. Nella seconda parte, invece, si esamina come, da Petrarca fino ad oggi,, la condizione di esule di Dante abbia rappresentato un costante punto di riferimento per qualsiasi scrittore che si sia trovato a scandagliare la medesima esperienza.Tra i viaggi, particolare rilievo riveste quello nel "Mezzogiorno"(1932) di Ungaretti attraverso luoghi ricchi di storia e di pensiero della Campania:Elea, Palinuro o Paestum, Ercolano o Pompei, il Vesuvio o Napoli, ritratti nella loro magia e nel loro fascino, con vivaci bagliori di autentica pittura.Negli "Addenda", infine,sono racchiusi i "Viaggi altri":d'inchiostro nell'Epistolario di Pasolini, il viaggiatore "cerimonioso" di Caproni, quello "terrestre e celeste" di Luzi e un viaggio nel dialetto arcaico dell'ultimo Pierro.Un volume singolare per la limpidezza del dettato espositivo che trasporta il Lettore in un universo, per così dire, "viaggiante", al fine di scavare nella cosiddetta scrittura "itinerante"!
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La condizione dell'esilio e la dimensione del viaggio da Dante a Pasolini. Esilio-viaggio è il filo che funge da tema-binomio all'intero percorso, in cui l'attenzione è rivolta a singoli testi e alla loro 'scrittura', per così dire, 'itinerante', narrativa e poetica. Nella prima parte si analizza la nobiltà con cui Dante Alighieri ha vissuto, accettato ed elaborato la propria condizione di esule che, attraverso i secoli, ha elevato il poeta ad un livello sublime. Nella seconda parte, invece, si esamina come, da Petrarca fino ad oggi, la condizione di esule di Dante abbia rappresentato un costante punto di riferimento per qualsiasi scrittore che abbia scandagliato la stessa esperienza. «Viaggi altri», infine, sono quelli racchiusi negli Addenda, in cui ci si avventura nell'epistolario di Pasolini, nel viaggiatore 'cerimonioso' di Caproni, in quello 'terrestre e celeste' di Luzi e nel dialetto arcaico dell'ultimo Pierro.
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