HIROSHIGE TOKAIDOSerie delle cinquantatrè stazioni - Catalogo di mostra, Milano, Galleria Transart, ottobre 1978., VANNI SCHEIWILLER, 1979. Biblioteca Orientale a cura di Gian Carlo Calza - edizione originale di 1000 es. numerati (il ns. nç 926) - in 16çalbum - bross. con sovracop. ill. - pp. 152 con 62 ill. b/n - segni di polvere alla sovracop. -
Le “Cinquantatre stazioni del Tokaido†di Hiroshige Nel periodo Genroku si afferma anche un nuovo canone estetico, il cui fulcro è il concetto di ukiyo “mondo fluttuanteâ€Â. Lukiyoe, la pittura del mondo fluttuante, esaltava lestetica dei nuovi ceti della borghesia cittadina, la passione per i teatri, gli attori, le cortigiane, i paesaggi e per questo ebbe la massima diffusione e popolarità . Questarte ci è nota attraverso la produzione xilografica di grandi maestri tra cui Utamaro (1753-1806), Hokusai (1760-1849) e Utagawa Hiroshige (Tokyo 1797-1858). A questultimo si deve la serie di xilografie policrome Cinquantatre stazioni del Tokaido, realizzata tra il 1833 e il 1834. Lopera rappresenta un dettagliato “diario di viaggio†per immagini lungo la strada costiera di Tokaido, la più importante dellepoca, voluta da Tokugawa Yeyasu, il primo shogun del governo feudale. La via, lunga oltre cinquecento chilometri, congiungeva Edo, lattuale Tokyo sede del nuovo governo a Kyoto, lantica capitale dove risiedeva ancora limperatore. Le stazioni erano luoghi in cui ci si doveva fermare ed esibire il proprio lasciapassare, e dove i viaggiatori trovavano alberghi, cavalli, trasportatori di merci, traghettatori, palanchini. Dopo aver completato il percorso, nellautunno del 1832, Hiroshige fece ritorno a Edo e iniziò a produrre illustrazioni che rappresentavano vividamente ciò che aveva visto. Il risultato fu una serie di 55 stampe che ebbe un successo strepitoso. In questo genere egli rivelò un talento particolare divenendo uno dei paesaggisti più in voga della sua epoca.
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